Una piacevolissima sorpresa da una lettura derivata: dopo aver apprezzato, in questo stesso mese, Il potere del cane di don Winslow, girando per decidere cos'altro di suo leggere mi imbatto in Satori, riscrittura di un altro romanzo, Shibumi, di Trevanian, e così, in preparazione del primo, mi dedico al secondo. Costruito secondo la sequenza delle fasi del gioco giapponese del go, che si conclude con il ritorno delle gru nel nido (primo sottotitolo dell'edizione italiana), il libro traccia l'etica dell'assassino perfetto (secondo sottotitolo italiano) Nikolaj Hel, straordinario personaggio che è un intreccio di razze (russa e tedesca), lingue (ne parla sette) e culture (orientale e occidentale), un magistrale giocatore di go, un esperto nell'arte marziale del nudo uccidere (come il Bullseye dei fumetti Marvel è in grado di fare di qualunque oggetto di uso quotidiano un'arma letale), un killer che è anche grandioso amante (come il protagonista del manga Crying Freeman), uno speleologo internazionale, un giardiniere e filosofo e guerriero, un asceta e mistico in odore di santità e un vandalo e vendicatore rapace, un uomo virile che reduce dal campo di battaglia indossa morbide vesti e passeggia con ammirata compassione per i petali cadenti dei ciliegi, un uomo coraggioso e gentile, un antieroe medievale (di un Medioevo nipponico e non europeo) il cui merito è di attaccare e distruggere i sistemi (dal danneggiare volontariamente la propria Volvo al ricattare i governi plutocratici), un uomo che aspira alla dignità e allo shibumi, una bellezza poco appariscente, raffinata e dimessa, modesta e perfetta, elegante e semplice. Il ritratto di questo personaggio, della sua etica, rende il romanzo un vero capolavoro.
John Katzenbach lascia narrare a Francis Petrel la sua storia, La storia di un pazzo, il racconto di quanto avvenuto vent'anni prima nell'ospedale psichiatrico in cui da ragazzo era stato rinchiuso a causa delle voci che sentiva nella sua testa: la storia di un'indagine per omicidio, della ricerca all'interno dell'ospedale di un assassino che è un folle psicotico o che, forse, tra tali pazienti si nasconde. A condurre le indagini sono lo stesso Francis, un altro paziente, Peter, pompiere accusato di incendio doloso, e Lucy, procuratrice sfregiata in gioventù durante uno stupro. A raccontare la vicenda, un Francis uscito dall'ospedale, ma forse ancora tormentato da voci, ricordi, fantasmi, tra flashback che va scrivendo sulla parete del suo appartamento e lotte con allucinazioni e spettri presenti. Splendido romanzo, davvero un thriller.
John Katzenbach lascia narrare a Francis Petrel la sua storia, La storia di un pazzo, il racconto di quanto avvenuto vent'anni prima nell'ospedale psichiatrico in cui da ragazzo era stato rinchiuso a causa delle voci che sentiva nella sua testa: la storia di un'indagine per omicidio, della ricerca all'interno dell'ospedale di un assassino che è un folle psicotico o che, forse, tra tali pazienti si nasconde. A condurre le indagini sono lo stesso Francis, un altro paziente, Peter, pompiere accusato di incendio doloso, e Lucy, procuratrice sfregiata in gioventù durante uno stupro. A raccontare la vicenda, un Francis uscito dall'ospedale, ma forse ancora tormentato da voci, ricordi, fantasmi, tra flashback che va scrivendo sulla parete del suo appartamento e lotte con allucinazioni e spettri presenti. Splendido romanzo, davvero un thriller.