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martedì 30 settembre 2014

letture di settembre (III)

Una piacevolissima sorpresa da una lettura derivata: dopo aver apprezzato, in questo stesso mese, Il potere del cane di don Winslow, girando per decidere cos'altro di suo leggere mi imbatto in Satori, riscrittura di un altro romanzo, Shibumi, di Trevanian, e così, in preparazione del primo, mi dedico al secondo. Costruito secondo la sequenza delle fasi del gioco giapponese del go, che si conclude con il ritorno delle gru nel nido (primo sottotitolo dell'edizione italiana), il libro traccia l'etica dell'assassino perfetto (secondo sottotitolo italiano) Nikolaj Hel, straordinario personaggio che è un intreccio di razze (russa e tedesca), lingue (ne parla sette) e culture (orientale e occidentale), un magistrale giocatore di go, un esperto nell'arte marziale del nudo uccidere (come il Bullseye dei fumetti Marvel è in grado di fare di qualunque oggetto di uso quotidiano un'arma letale), un killer che è anche grandioso amante (come il protagonista del manga Crying Freeman), uno speleologo internazionale, un giardiniere e filosofo e guerriero, un asceta e mistico in odore di santità e un vandalo e vendicatore rapace, un uomo virile che reduce dal campo di battaglia indossa morbide vesti e passeggia con ammirata compassione per i petali cadenti dei ciliegi, un uomo coraggioso e gentile, un antieroe medievale (di un Medioevo nipponico e non europeo) il cui merito è di attaccare e distruggere i sistemi (dal danneggiare volontariamente la propria Volvo al ricattare i governi plutocratici), un uomo che aspira alla dignità e allo shibumi, una bellezza poco appariscente, raffinata e dimessa, modesta e perfetta, elegante e semplice. Il ritratto di questo personaggio, della sua etica, rende il romanzo un vero capolavoro.

John Katzenbach lascia narrare a Francis Petrel la sua storia, La storia di un pazzo, il racconto di quanto avvenuto vent'anni prima nell'ospedale psichiatrico in cui da ragazzo era stato rinchiuso a causa delle voci che sentiva nella sua testa: la storia di un'indagine per omicidio, della ricerca all'interno dell'ospedale di un assassino che è un folle psicotico o che, forse, tra tali pazienti si nasconde. A condurre le indagini sono lo stesso Francis, un altro paziente, Peter, pompiere accusato di incendio doloso, e Lucy, procuratrice sfregiata in gioventù durante uno stupro. A raccontare la vicenda, un Francis uscito dall'ospedale, ma forse ancora tormentato da voci, ricordi, fantasmi, tra flashback che va scrivendo sulla parete del suo appartamento e lotte con allucinazioni e spettri presenti. Splendido romanzo, davvero un thriller.

domenica 21 settembre 2014

letture di settembre (II)

Primo ma non ultimo romanzo di Don Winslow da me letto, Il potere del cane non è solo la storia della guerra al narcotraffico ma anche lo straordinario intrecciarsi delle vite e delle vicende di personaggi indimenticabili, dai protagonisti ai comprimari: Art Keller, polizioto che ha votato la sua vita alla crociata contro il traffico di droga; la famiglia Barrera che gestisce il cartello dei narcos messicani, il vecchio boss, Tio, lo "zio", e i suoi nipoti Adan e Raul, l'argento e il piombo, la mente finanziaria e il braccio armato; la prostituta d'alto bordo Nora Hayden; Padre Parada, sacerdote cresciuto tra il popolo e teologo della liberazione; il killer per caso e nonostante tutto Sean Callan e il freddo e crudele esecutore Fabian "El Tiburon" Martinez, Lo Squalo.
"Com'è che si dice: 'Mi ammazzeranno, ma mica mi mangiano'? Non è vero: possono fare tutte e due le cose, ma ciò non significa che tu debba calarti le braghe. Non devi lasciarti mettere al tappeto, devi costringerli a farlo. Si romperanno tutte le ossa delle mani per cercare di buttarti giù, ma tu devi fargli sapere che hai lottato, devi fare in modo che si ricordino di te ogni volta che si guardano allo specchio". E non ci si può che ricordare di tutti questi individui che hanno lottato, a volte vincendo o più spesso perdendo, con la violenza, la crudeltà, il male, il dolore, la morte, la necessità, il potere del cane.
Per le abituali letture filosofiche, abbiamo il piacevole (soprattutto da leggersi in due ad alta voce, magari anche in spiaggia) Un'estate con Montaigne, che raccoglie gli interessanti "tagli" scelti e commentati da Antoine Compagnon per una trasmissione radiofonica sui Saggi del filosofo francese; e la raccolta di scritti e interventi di politica e impegno civili di Michel Foucault che coprono il periodo 1975-84, riuniti nel volume La strategia dell'accerchiamento.

giovedì 11 settembre 2014

letture di settembre (I)

Continuo la mia immersione nel genere giallo-thriller - genere assolutamente inusuale per me sino ad ora, immersione che quindi forse è un segno del tempo che passa e dell'età che avanza, un po' come il mal di schiena - con due nuove e piacevoli scoperte ed esperienze di lettura: Il pipistrello di Jo Nesbø, primo caso, anche se tradotto e pubblicato solo ora, di Harry Hole, giovane ispettore norvegese che si ritrova in trasferta in Australia. La trama si complica e si arricchisce, anche di false piste di veri altri crimini, tra droga, sesso, politica e mitologia aborigena, e si ha la conferma che "la natura umana è una foresta grande e imperscrutabile che a nessuno è dato conoscere completamente" e che quando le foreste di "alcune persone hanno delle belle strade dritte con tanto di lampioni e di targa devi fare più attenzione a non dare le cose per scontate, perché non è sulle strade illuminate che trovi la vita animale della foresta, quella la devi cercare nella macchia e nel sottobosco".   
Ancora più avvincente la lettura di Il poeta di Michael Connelly, che ora mi costringerà a dedicarmi ad almeno buona parte della saga di Harry Bosch per poter arrivare al suo decimo volume, ovvero Il poeta è tornato.
Due letture fumettistiche: Cannibale raccoglie storie e tavole realizzate da Andrea Pazienza tra il 1976 e il 1981 per lo più per l'omonima rivista, storie come Perché Pippo sembra uno sballato?, quelle con protagonisti Francesco Stella nonno (imperatore del pomodoro) e pronipote (rock star), la "fantascientifica" Overture (allegro con fuoco), il duello di La scuola. Il primo volume di Orfani, invece, raccoglie in una lussuosa edizione ricca di commenti, riflessioni e schizzi degli autori l'inizio, ovvero i primi tre numeri, della serie fantascientifica pubblicata dalla Bonelli - ma completamente a colori - e scritta da Roberto Recchioni.

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