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domenica 31 maggio 2015

letture di maggio (III)

La trilogia di Fabio Montale, di Jean-Claude Izzo, comincia davvero con un Casino totale, un puro noir complesso e dalla trama intrecciata, che il poliziotto italo-francese protagonista delle vicende - e il lettore insieme a lui - fatica fino alla fine per sbrogliare: amore e odio, vendetta e giustizia, amicizia e razzismo, tradimento e fedeltà, la vita è troppo complessa per essere oggetto di un'investigazione poliziesca, è un completo caos privo di ordine, ma può un semplice bacio dare un senso al tutto? 
Sembrerebbe di no, il casino continua, totale, anche nel secondo volume, la vita è rabbia, odio, da sputarci sopra con disgusto e stanchezza, e l'unica strategia per affrontarla forse è il Chourmo, la ciurma, la lealtà e la solidarietà degli altri costretti a remare nella tua stessa galera, a faticare per stare a galla e tirare avanti come te. 
E così nel terzo capitolo, all'assurdo si può rispondere solo con l'amore, l'unica replica all'amarezza che la verità sempre comporta è la dolcezza struggente della musica, di una canzone jazz come Solea.

Buio a mezzogiorno di Arthur Koestler è un sempre valido e attuale memorandum della banalità del male, dell'orrore e dell'assurdità della burocrazia e dell'amministrazione impersonale e irresponsabile, del cinismo dei mezzi giustificato dall'assolutezza dei fini, della politica ridotta a partitismo.


Dopo La storia di un pazzo, un altro ottimo thriller di John KatzenbachIl carnefice. Una mortifera ombra dal passato, da un passato che l'umanità dice di non aver dimenticato ma da cui forse non ha ancora imparato veramente qualcosa; un gruppo di sopravvissuti al più grande crimine della storia messi nuovamente a rischio da tale ombra che vuole farsi dimenticare, sparire; un anziano detective in pensione senza più uno scopo nella vita, che ritrova un senso solo nel rispondere a un appello d'aiuto; un giovane detective  che si è lasciato alle spalle la fantasiosa illusione di essere Holmes o Poirot, né crede di essere un vendicatore della società, ma si vede come un semplice contabile dei morti; una speranzosa sostituto procuratore al suo primo vero caso.

Le avventure di Gordon Pym, di Edgar Allan Poe, sono avventura sui mari, estetica antartica, mistero e orrore del bianco.

Per le serie librarie - o libri seriali, proseguono ottimamente Le avventure di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.

Per la saggistica, Arte e socialismo di William Morris, Il maestro o il supplemento infinito di Jacques Derrida.

mercoledì 27 maggio 2015

da oggi in libreria

Se il precedente Gli X-Men e la filosofia ha indagato come è essere un mutante, il mutante che dunque siamo, il presente volume intende provare a lasciar raccontare ai fumetti degli X-Men qualcosa riguardo questioni di filosofia etica: un’etica del desiderio, come vuole Lacan, della responsabilità illimitata, come vuole Derrida, un’etica della libertà, della colpa e, soprattutto, un’etica ingrata, di un eroismo senza grazie (thankless heroism) alla portata però di ogni uomo. Un esercizio di filosofia mutante, per contenuto (i comics degli X-Men) e stile (filosofia e pop culture che si indagano e raccontano, insieme). Una filosofia che assume una nuova forma, contaminata, meticcia, ibrida, non fuggendo di fronte alla cultura popolare, ma ricavandone, invece, un modo per spianare una via nel pensiero, per aprire un cammino.

domenica 24 maggio 2015

letture di maggio (II)

Il romanzo di Nicola LagioiaLa ferocia, non è riuscito a convincermi totalmente, pur nel complesso non dispiacendomi neanche. La narrazione polifonica, presentando le prospettive parziali, frammentarie e non cronologiche dei personaggi coinvolti, crea complessità, attesa e attiva partecipazione alla lettura, il che è decisamente positivo. Il crudele istinto è declinato in diversi aspetti: la ferocia dell'amore, della passione, dei rapporti familiari, la ferocia del potere, del denaro, del sesso, la ferocia del cemento e dei veleni che devastano i territori, la ferocia istintuale e animale che nessun addomesticamento può eliminare del tutto. Elementi positivi, ma narrazione e trama non conquistano, qualcosa manca, il colpo è imperfetto.

Un amore di Dino Buzzati, mettendo in scena la complessa e tormentata relazione tra un architetto cinquantenne e una ventenne prostituta, si interroga e indaga i diversi possibili - complementari e compresenti - aspetti dell'amore: gioia e passioni tristi, convenzioni borghesi e lussuriose trasgressioni, cieca volontà metafisica di dolorosa perpetuazione della specie, potenza inarrestabile e travolgente contro cui è impossibile preparare argini e sofisticato calcolo dei piaceri, macchie di eternità e posizioni ridicole.

Se si uniscono gli straordinari personaggi, le vivide e realistiche atmosfere, l'attenzione ai dettagli descrittivi, la capacità narrativa e di tessitura della trama - questa volta più mistery e ricca di suspense che mai - del grande romanziere vittoriano Charles Dickens, tratti conservati ed esaltati anche nell'ultimo e incompiuto Il mistero di Edwin Drood; se si unisce quindi, tutto ciò con le indagini precise, analitiche, intuitive che Carlo Fruttero e Franco Lucentini lasciano condurre ai più grandi investigatori della storia della letteratura, chiamati appositamente a convegno per sciogliere il mistero dickensiano, e all'intelligente ironia con cui il duo letterario fa la cronaca delle sessioni di lettura, commento e completamento del testo indagato; ecco, se si mette insieme tutto questo, come può La verità sul caso D. non essere una lettura eccezionale?

Strano tornare a leggere dopo oltre un decennio un romanzo di Niccolò AmmanitiIo e te non delude, come forse temevo, ma è una bella storia di formazione, crescita, solitudine, ricerca di rapporti, dolori, speranze, possibilità.

venerdì 22 maggio 2015

x-men - book trailer

Stefano Petruccioli
X-Men. Per un'etica indagata in stile mutante
Mimesis Edizioni

Dal 27 maggio 2015 in libreria


venerdì 15 maggio 2015

axis - bookteaser VI

Nelle edicole e nelle fumetterie italiane arriva questo mese Axis, evento Marvel dell'anno scritto da Rick Remender. Tema del crossover tra il mondo mutante degli X-Men e gli eroi più potenti della terra, gli Avengers, è la sottile linea che divide il bene dal male, l'asse morale dei diversi caratteri etici. Ancora una volta, i racconti supereroistici e le indagini filosofiche si intrecciano e si contaminano.
Perché gli eroi lo fanno? Perché distruggono le proprie vite in una battaglia infinita? Perché pagano un tale ingrato prezzo? Eppure lo fanno, possono e dunque devono, ma anche devono e dunque possono. Questione di desiderio, responsabilità e ingratitudine.
Per questo Axis può fungere da ottimo preludio - o lettura di accompagnamento - all'imminente secondo volume popfilosofico sugli X-Men, che si prefigge proprio di indagare l'etica in stile mutante.

 

martedì 12 maggio 2015

arte e socialismo

Divenuto socialista pur senza comprendere completamente - per sua stessa ammissione - le dottrine economico-filosofiche di Marx, l'artista e scrittore inglese William Morris nei quattro brevi scritti raccolti in Arte e socialismo presenta un'asserzione chiara e semplice: "è giusto e necessario che tutti gli uomini abbiano un lavoro che valga la pena di essere svolto", uscendo dalle logiche capitalistiche della moda e del lusso che impongono la produzione brutta e sciatta di merci fatte per divenir presto rifiuto, prodotte per essere consumate e passar via; un lavoro onorevole e adatto "che sia piacevole da fare", che consenta di trarre piacere dal lavoro stesso, dalla stessa attività produttiva, sfruttando le invenzioni meccaniche non per far profitto ma per occuparsi di eseguire i compiti fastidiosi e non intelligenti così da lasciare l'uomo libero di innalzare le proprie abilità manuali e mentali e tornare a produrre la bellezza; un lavoro che "se svolto a queste condizioni non sarebbe né troppo faticoso né troppo noioso", lasciando il tempo libero necessario al riposo, al pensiero, all'immaginazione, al sogno; un lavoro che garantisca, così, non solo un salario, ma il rispetto di sé che deriva dall'opportunità di fare un lavoro che sia utile ai nostri simili, che meriti dei ringraziamenti. 
La dignità del lavoro, valore poco considerato in parte per residui di pregiudizi medievali e in parte per la ricerca del profitto e della ricchezza che è il solo scopo del sistema capitalistico; il benessere, e non la semplice ricchezza con la sua inseparabile compagna povertà; l'arte e la bellezza che derivano dall'utilizzo dell'energia umana in modo piacevole, da un lavoro libero e creativo, e che così sono necessarie alla vita, diritti inalienabili, ragione di ogni felicità e scopo dell'esistenza. Questi i tratti dell'utopia immaginata da Morris.

giovedì 7 maggio 2015

letture di maggio (I)

Con Annientamento Jeff VanderMeer inizia una trilogia horror-fantascientifica di cui credo proprio porterò avanti la lettura con i prossimi volumi. Buon romanzo, anche se non eccezionale ma con le potenzialità per crescere nel prosegui della saga. Lo stile è quello classico, semplice ma non banale, ben costruito, di una storia del mistero, dell'insaputo e forse inconoscibile, del nascosto, forse rimosso, del segreto che viene alla luce con effetti perturbanti e rivelatori; una storia dell'orrore, disgusto prodotto da una vita brulicante e inumana come solo l'occhio analitico della biologa (di cui leggiamo il diario di bordo relativo alla spedizione nell'Area X) potrebbe cogliere e descrivere; una storia del terrore, un'angoscia insieme antica e proveniente dal futuro.

La breve Lettera a D. che l'intellettuale André Gorz dedica alla moglie e compagna di una vita, Dorine, racconta in tono minuscolo la storia di un amore semplice e vero, scelto quotidianamente e duraturo nel tempo, una storia dolce e delicata, intima e commovente.

Il breve racconto di Elie Wiesel sulla figura leggendaria de Il golem fa dell'immortale creatura d'argilla il difensore dell'immortale odio contro il popolo ebraico, ma mette anche in guardia dall'uso del potere, sulla prudenza e sulla saggezza necessarie a saper anche rinunciarvi... tra eroi consapevoli che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e apprendisti stregoni cauti con le forze evocate per non vedersele rivoltare contro.

Non solo men che mediocre, ma davvero fastidioso il romanzo di Marco Missiroli Atti osceni in luogo privato. L'autore pensa bene, furbescamente, di inserirci un po' di tutto alla ricerca della formula perfetta per il successo commerciale assicurato: la formazione, dall'infanzia alla maturità, del protagonista è narrata intrecciando le eccitazioni cerebrali (che fanno del testo una presunta guida ai libri che è necessario leggere) e, soprattutto, quelle del basso ventre (in maniera insieme esplicita e assai poco trasgressiva e scandalosa, così da essere solo ammiccante e non perturbante), e ci si butta dentro comunismo ma anche cattolicesimo, cattolicesimo ma anche ebraismo, radicalismo ma anche conservatorismo, filosofia ma anche cartomanzia e astrologia, politica ma anche maquillage e fitoterapia, familismo ma anche individualismo, adulterio ma anche fedeltà e perdono, temi sociali (integrazione, suicidio assistito) e politicamente corretto. Così il protagonista è un catto-comunista, piccolo borghese e radical chic, grande seduttore e marito devoto, padre modello e insegnante severo e innovativo amato da tutti i suoi studenti, amico di prostitute, immigrati e disabili. Confeziona il tutto con un involucro (copertina) e un titolo ottimi per far parlare di sé, ed ecco il libro pronto a accontentare chiunque. Non me, affatto.

Il dottor Prottor e la superpolvere per petonauti, di Jo Nesbø, mostra come un ottimo giallista possa essere anche uno scrittore per l'infanzia ironico e brillante.

Per la saggistica, con La città. Utopie e realtà Françoise Choay realizza un interessante percorso tra le diverse correnti pre-urbanistiche e urbanistiche, dal futuristico, tecnofilo e razionalista progressismo al nostalgico, un po' gotico, organicistico culturalismo, dal naturalismo alla critica e messa in discussione dell'urbanistica stessa, dall'utopismo ai realistici piani d'assetto urbani; il tutto con un'ampia, interessante e di altrimenti non semplice reperibilità antologia di testi.

Per fumetti e comics, il quarto volume - Vincitori e vinti - di Orfani, scritto da Roberto Recchioni e pubblicato dalla Sergio Bonelli, si mantiene sui buoni livelli complessivi della serie, sia per storia sia per disegni, e mette in scena il conflitto tra speranza e verità: può una grande bugia essere premessa e garanzia di un futuro di pace e armonia, oppure si ha non solo il diritto a sapere la verità, ma addirittura il dovere e di diffonderla e di ascoltarla?
E la buona prova di Warren Ellis con il vigilante in bianco della Casa delle Meraviglie, Moon Knight, al primo volume - Dalla morte - del rilancio targato Marvel Now: sei storie brevi, semplici, efficaci, intense, che restituiscono un supereroe complesso, lunare, spettrale.

domenica 3 maggio 2015

bookteaser (V)

Desiderio. Responsabilità. Ingratitudine.

X-Men. Per un'etica indagata in stile mutante.


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