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mercoledì 29 aprile 2015

letture di aprile (II)

Tornando al primo Murakami Haruki, dopo 1Q84 riprendo a colmare le lacune che ancora ho nella sua produzione - stimolato in ciò dal capitolo sulle distopie nipponiche nel bel saggio sul fantastico nella letteratura moderna giapponese - con Nel segno della pecora e La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Ottime entrambe le letture: una scrittura surreale e credibile, reale e magica insieme, impeccabile nello stile e nell'arte narrativa, avvincente e semplicissima.

Letto più che altro per spirito di completezza, Imperial bedrooms di Breat Easton Ellis non raggiunge assolutamente gli ottimi livelli della precedente produzione del romanziere statunitense, ed è servito più che altro quale lettura propedeutica a Glamorama, romanzo con cui a breve chiuderò il cerchio.

Direttamente dal videogioco di Assassin's Creed, la saga trasposta su cartaceo da Oliver Bowden, pseudonimo dietro cui si nasconde un esperto storico. Nel primo capitolo, Rinascimento, l'avventura coinvolge personaggi del calibro di Lorenzo de' Medici, papa Alessandro VI Borgia, Leonardo da Vinci, e le imprese del protagonista, Ezio Auditore, si intrecciano con i grandi eventi della storia delle Signorie italiane, dalla congiura dei Pazzi a Firenze alla discesa di Carlo VIII di Francia nella penisola. Nulla di eccezionale ma gradevole intrattenimento.

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