Master & Commander. Sfida ai confini del mare (di Peter Weir, USA, 2003). Quello tra la nave da combattimento inglese Surprise e il vascello corsaro francese Acheron è un antagonismo che non è semplicemente riducibile a quello di uno sfidante. Piuttosto, come si può fra l’altro evincere dal sottotitolo originale (The far side of the world – Il lato lontano del mondo), il vascello concentra in sé tutta la carica di possibile alterità, lo straniero e il nemico, l’estraneo e lo stravagante, insomma in ogni senso l’altro. Ma l’aspetto più significativo adombrato nel film è che questo altro, così funebre e minaccioso, così misterioso e prodigioso – davvero tremendum et fascinans –, questo altro sbucato dal nulla, come se provenisse direttamente dall’inferno di cui dice il suo nome, questo altro sempre capace di sorprendere e di inquietare, del quale non si può con certezza stabilire se si è alla caccia, o se invece si è da esso cacciati, questo altro ci abita, siamo noi stessi. Lo si comprende dal continuo “gioco delle parti” fra le due navi, dal loro avvicendarsi nel ruolo di inseguitrice o di inseguita, che le conduce ad incontrarsi continuamente nonostante la distesa sconfinata dell’Oceano, l’una indistinguibile dall’altra nella prosecuzione di un duello verosimilmente destinato a riproporsi in maniera incessante. Il conflitto con l’altro non riguarda qualcosa di “esterno”, si tratta invece di un’interminabile battaglia con se stessi, dalla quale non è possibile sottrarsi, di un combattimento che non stabilisce una volta per tutte vincitori e vinti, ma costantemente si riapre, semplicemente spostandosi in avanti. L’Acheronte non è solo il luogo oscuro che ci attende alla fine del percorso. È il nostro quotidiano compagno di viaggio.
(da Umberto Curi, Un filosofo al cinema)
2 interventi:
Un film stupendo, tra l'altro, da cui non mi aspettavo niente e che invece mi aveva colpito sotto praticamente ogni aspetto. Per nulla banale, ben tessuto e intrecciato.
E questo libro da cii stai traendo questi passi mi sta incuriosendo sempre di più.
quel libro mi interessa!
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