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lunedì 18 agosto 2014

letture di agosto (II)

Il romanzo storico di Simone Sarasso sull'imperatore guerriero Costantino, Invictus, è decisamente ben strutturato e sceneggiato, sfruttando tutti i migliori strumenti della costruzione narrativa moderna; è un romanzo molto fisico, ma allo stesso tempo anche in grado di porre questioni etiche - l'antinomia tra ciò che è giusto e ciò che è facile, alla Harry Potter; un difetto, forse, è che alla lunga l'uso continuo di certe espressioni, formule, locuzioni "troppo" moderne, non tipiche del genere, possa risultare un po' forzato, volutamente marcato, eccessivamente artificioso, e rovinare così la narrazione.
Due raccolte di saggi collettivi. I contributi raccolti in La costruzione dell'immaginario seriale contemporaneo, a cura di Sara Martin, rappresentano un'utile guida alla serialità televisiva, analizzata sia in termini generali - come narrazione di luoghi e mondi consistenti, "sontuosamente ammobiliati, curati fin nei minimi dettagli", immersivi, esplorabili, come nuove forme di epica, come costituenti un nuovo e diverso rapporto con il pubblico che diviene fruitore che opera sul proprio oggetto di culto un investimento non solo emotivo, affettivo, ma anche performativo e che è chiamato sempre più a fruire il racconto seriale in maniera collettiva, come inserite in un contesto ormai crossmediale - sia entrando nello specifico di alcune serie tv - da Buffy l'ammazzavampiriGame of Thrones, da The Walking Dead a Person of Interest. Quelli, invece, raccolti in Utopia, a cura di Carlo Altini, ripercorrono la storia e la teoria di un concetto e di un'esperienza insieme filosofica e politica, scientifica e letteraria: particolarmente interessanti gli articoli sull'eugenetica fra scienza e letteratura, sulla fantascienza distopica di Philip K. Dick, sulla contrapposizione e compresenza lungo il corso della storia del pensiero umano dei paradigmi di un sapere scientifico pubblico e all'opposto di una conoscenza elitaria, sulle nefaste terapie dello spirito utopistico/totalitario.
In questa seconda parte del mese, anche un altro breve scritto di Jacques Derrida, Storia della menzogna; inoltre, con il 12° volume delle cronache del ghiaccio e del fuoco, La danza dei draghi, arrivo finalmente a mettermi in pari con la lettura della saga di George R.R. Martin, solo che ora non so quanto dovrò aspettare e stare sulle spine per leggere dell'altro di questa ottima serie.

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