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domenica 31 agosto 2014

letture di agosto (III)

Forte delusione dalla lettura, dopo anni di attesa sullo scaffale di letteratura sudamericana, di Rayuela di Julio Cortázar. Il libro che dovrebbe essere molti libri, che dovrebbe essere almeno due libri - quello dall'abituale lettura lineare e consequenziale di 56 capitoli, e quello dalla lettura da vertiginoso gioco del mondo, da corsa nei sacchi, di 155 capitoli -, che vorrebbe distruggere la letteratura e forzare l'abito mentale del lettore invitandolo a essere attivo e leggere come vuole, così magari da rendere il libro migliore di come lo ha organizzato l'autore stesso, ecco, questo libro non è altro che una raccolta di brani frammentari e poco tramati, poco intrecciati, in cui non si danno più possibilità di storie costruite dall'attività del lettore - la cui attività è ridotta a un frustrante andare avanti e indietro tra i capitoli -, ma solo una debole storia narrata dall'autore.
Quella di Il weekend di Peter Cameron mi era sembrata una lettura-perdi-tempo, poco tempo per carità, una mezza giornata, ma la trama assolutamente inconsistente mi aveva fatto rimpiangere quell'impiego di tempo; per fortuna del libro, nel senso della sua valutazione da parte mia, questa lettura era legata a un incontro di discussione, e la bella serata e le piacevoli chiacchierate mi hanno fatto scoprire spunti interessanti che la mia lettura solitaria non aveva lasciato emergere. Rivalutato in positivo.
Devo assolutamente ringraziare per il suggerimento di lettura relativo al primo volume della trilogia di Roberto Costantini con protagonista il commissario Balistreri. Tu sei il male è un romanzo sorprendente, per i suoi personaggi, per il suo intreccio narrativo, per il suo non essere rinchiuso negli stilemi di un genere, per l'idea che la verità si paga, come una puttana. Ottima esperienza. "Sapeva che la lotta tra prudenza e verità era la lotta fra ciò che era diventato e ciò che era stato. In entrambi i casi comunque infelice, in modo diverso. Ora doveva trovare una sintesi che lasciasse vivi i vivi e desse giustizia ai morti".
Con il suo Universo Robert A. Heinlein costruisce un romanzo di fantascienza ancora una volta pienamente filosofico: mondo chiuso o infiniti spazi, fede o ricerca scientifica, mutazioni o colpe e peccati, immobilismo fisico e socio-politico o apertura al nuovo; questi alcuni dei contrasti che dialetticamente portano avanti la vicenda narrata in una nave spaziale alla deriva da generazioni.
Il primo volume di La società aperta e i suoi nemici di Karl Popper, sul totalitarismo della filosofia politica di Platone, sullo Stato chiuso, elitario, classista, organico, censorio che il filosofo progetta come ideale ne La Repubblica, è ricco di interessanti spunti di riflessione e di legittime messe in guardia contro i lati oscuri di ogni utopismo, ma non risulta privo di eccessi, forzature e sovra-interpretazioni che piegano il pensiero platonico per farlo corrispondere alla sua lettura. 
Piana e gradevole la lettura delle lezioni sulla filosofia antica di Hans G. Gadamer raccolte in L'inizio della filosofia occidentale.

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