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mercoledì 10 giugno 2015

letture di giugno (I)

Forse per la mia lettura eccessivamente diluita nel tempo, non ho credo apprezzato al meglio il monumentale arazzo cosmo-storico tessuto da Vasilij Grossman in Vita e destino. I fili delle esistenze di una miriade di individui si intrecciano tra loro e con quelli che la storia del mondo fila a sua volta, le vite si piegano al destino, molte si spezzano, altre sono ridotte alla pura animalitĂ  del dormire e del grattarsi (e del godere nel togliersi gli stivali alla sera), ma la vita resta resiliente e alla lunga ritrova le sue forme.

Gli individui di Grazia Deledda sono buoni e cattivi, disgraziati, peccatori e colpevoli, sono Canne al vento che si piegano o si spezzano, fragili che una qualunque goccia d'acqua dell'universo può distruggerli, degni di compassione e pietà, assolutamente umani, insomma.

Con Le novelle marinaresche di Mastro Catrame Emilio Salgari racconta dodici brevi storie di avventure, leggende e mostri marini che animano il dialettico contraddittorio tra l'antico marinaio che le racconta, voce della tradizione dalla quale l'epoca nuova e moderna sta disincantando il mondo, e il capitano, esponente del pensiero razionale e positivista, che per ogni mistero ha la sua spiegazione.

La casa editrice Comix pubblica una nuova edizione delle strisce a fumetti di Bill Watterson che vede come protagonisti un immaginifico ragazzino e il suo tigrotto di peluche: i primi quattro volumi per ora realizzati vedono Calvin and Hobbes passare notti insonni e agitate perchĂ© C'è qualcosa che sbava sotto il letto, progettare di fuggire in Canada - Yukon, arriviamo! - per scendere spericolati da colline eternamente innevata e sottrarsi alle totalitarie regole della famiglia e della scuola, incontrare Strani esseri di un altro pianeta in cui cercano rifugio da una Terra inquinata dall'uomo. Spettacolare e salutare immersione nell'infanzia della purezza e della fantasia.

Primo romanzo di Jo Nesbø fuori dalla saga di Harry Hole, per me. Sangue e neve permane nell'estetica del thriller norvegese del porpora e bianco, ed è una specie di favola noir con protagonista un liquidatore - non di assicurazioni ma di pezzi umani - idiota e colto, efficiente e inadatto, speciale e umano.

Se chi ha scritto quel capolavoro del genere fantasy che è la saga di Harry Potter si cimenta con il noir e il suo risultato è Il richiamo del cuculo, allora J.K. Rowling - o Robert Galbraith o con qualunque altro nome-di-penna intenda firmare le sue opere - è davvero un'ottima scrittrice.

The Strange Library è un breve racconto di Murakami Haruki che definire illustrato è poco, vista l'integrazione tra testo e immagini, e in cui compaiono una biblioteca-labirinto misteriosa e inquietante, un mangiatore di cervelli di giovani e avventurosi/avventati lettori e l'uomo pecora. BrevitĂ  a parte, cosa si può volere di piĂą?

Qualche classico come Daisy Miller di Henry James, con la sua moderna eroina incompresa, inattuale per la sua epoca, innocente ed emancipata, libera ed avventata; Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome, la spassosa vacanza sul fiume di tre amici da sit-com, per tacere del cane che li accompagna.

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