La storia del romanzo popolare
viene oggi scandita in tre grandi periodi:
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primo periodo,
o periodo romantico-eroico: inizia
negli anni trenta, è parallelo allo sviluppo del feuilleton, alla nascita del nuovo pubblico di lettori,
piccolo-borghese e anche artigiano-operaio.
-
secondo periodo,
o periodo borghese: si situa negli
ultimi decenni del secolo XIX. Mentre il romanzo del periodo precedente, oltre
che popolare, era populistico e in
una certa misura “democratico”, questo appartiene all’età dell’imperialismo, è
reazionario, piccolo borghese. Il personaggio principale non è più l’eroe
vendicatore degli oppressi, ma l’uomo comune, l’innocente che trionfa dei suoi
nemici dopo lunghe traversie.
-
terzo periodo,
o neo-eroico: inizia ai primi del
novecento e vede in scena gli eroi antisociali, esseri eccezionali che non
vendicano più gli oppressi ma perseguono un loro piano egoistico di potere:
sono Arsenio Lupin o Fantômas.
I tre moschettieri agiscono come
superuomini, sovrapponendo la loro capacità di discriminare bene e male alla
miope considerazione legalistica delle autorità ufficiali. Monte cristo è un
superuomo che decide della punizione di tutti i malvagi senza aver un dubbio
sulla legittimità del suo gesto. Il Rodolphe de I Misteri di Parigi è un superuomo che, dall’alto del suo carisma
reale, giudica e – decisi da lui – diventano cosa santa anche l’inumana
tortura, l’accecamento, la distruzione finale di tutti i prevaricatori, così
come il premio ai buoni, che egli anzi riunisce in una fattoria modello dove
paternalisticamente dispensa loro felicità e sicurezza (purché non si ribellino
alle sue decisioni). Nella fase imperialistica saranno superuomini malefici
Rocambole e Fantômas. Caratteristica di tutti costoro è decidere per conto
proprio cosa è bene per le plebi oppresse e come vadano vendicate. Mai il
superuomo è sfiorato dal dubbio che le plebi possano e debbano decidere per
conto proprio e agisce con una violenza repressiva tanto più mistificata in
quanto si traveste da Salvezza. Così fallisce il suo illusorio progetto di
resistenza e liberazione e diventa un’altra forma del dominio.
(Umberto Eco, Il superuomo di massa)
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