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venerdì 10 febbraio 2012

vedete, oggi ho imparato una cosa

Esiste una distinzione tra ragioni prudenziali e ragioni probatorie: le prime sono fondate solo su una buona ragione ma non hanno la benché minima prova che le supporti, si ha solo l’interesse a crederci.
Forse dovremmo avere solo credenze che si basano su ragioni probatorie, ma cosa c’è di male nelle ragioni prudenziali? C’è che le credenze infondate possono portare a conseguenze dannose. Nell’episodio di South Park  Super Migliori Amici coloro che credono si sentono bene grazie alle loro credenze, queste danno loro speranza e consolazione; tuttavia, tali credenze rimangono estremamente pericolose. Un secondo tipo di danno è la debolezza e la pigrizia mentale: ogni volta che crediamo in base a ragioni prive di valore, indeboliamo le nostre capacità di autocontrollo, di messa in dubbio, di soppesare equamente e imparzialmente l’evidenza; quindi, sebbene una credenza infondata non causi immediatamente danni, essa indebolisce la mente.

Nell’episodio Il più grande buffone dell’universo John Edward chiede a Stan: «Tutto quello che racconto alla gente dà loro speranza. È per questo che mi chiami buffone?». La risposta di Stan, magnifica: «Le domande della vita sono toste: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Ma se si continua a credere a dei ciucciapalle come te non troveremo mai delle risposte a queste domande. Tu non dici solo bugie, tu rallenti il progresso dell’umanità, tu sei un buffone». A questo fa seguito un discorso fantastico che questa volta Stan tiene davanti al pubblico composto da coloro che credono a Edward: «Vedete, oggi ho imparato una cosa. All’inizio pensavo che voi foste degli stupidi dato che davate retta a questo buffone. Ma ho capito che lo fate perché siete spaventati, vi fa paura la morte. Lui vi dà la sua comprensione. Voi volete credergli perché vi è di aiuto. Trovate confortante il pensiero che i vostri cari aleggino intorno a voi. Ma è questo quello che volete? Magari come anime essere costretti a parlare con questo coglione? La verità è che questi sono solamente dei trucchetti. E qualsiasi cosa accada nell’aldilà sarà sempre più sorprendente di questo buffone».

(da Henry Jacoby, Vedete, oggi ho imparato una cosa. Stan Marsch e l’etica della credenza, in South Park e la filosofia)

3 interventi:

Paolopaoli ha detto...

Be', cavolo, ha ragione. Il problema è ricordarsi quello che dice.

Bamborino Ltd. ha detto...

La verità finale sulla quale l’uomo basa la sua condotta razionale è necessariamente subordinata alla sua personale esperienza e sembra un atto di scelta che esprime una preferenza che non può essere trasferita razionalmente; di conseguenza, l’alternativa alla ragione, come fonte per un sistema universale di valori, è la seduzione estetica a favore di una cornice di riferimento specificamente progettata per assecondare i suoi desideri (e non i suoi bisogni) e che definisce le funzioni che devono essere soddisfatte dal mondo (culturale e materiale) nel quale vuole vivere.
(Humberto R. Maturana, "Biologia della cognizione")

nicce ha detto...

@ paolopaoli: non sempre è facile a farsi, già, a ricordarselo

@ bamborino ltd.: grazie ancora una volta per la densa e assonante citazione

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