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venerdì 1 aprile 2011

la decostruzione del supereroe (1di2)

Le due graphic novel Il Ritorno del Cavaliere Oscuro e Watchmen invitano a ripensare la concezione del supereroe: la questione della giustizia e della vendetta, l’esplorazione dell’etica del vigilantismo, l’ambivalente o persino ostile reazione verso i supereroi da parte della gente e dei governi.
Indipendenti combattenti-del-crimine in costume sono, per definizione, dei vigilantes – prendono la legge nelle proprie mani. Il filosofo inglese John Locke, nel suo Secondo trattato sul governo, sostiene che un importante elemento che definisce la condizione della società civile sia che ognuno rinunci al suo diritto di vendetta privata, delegandolo a un governo legittimamente formato allo scopo di un giudizio e di una sentenza obbiettivi. La storia di Frank Miller su Batman, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro (1986), esamina esplicitamente la questione morale relativa al vigilantismo supereroi stico, re-immaginando la mente di Batman molto più profondamente traumatizzata dall’omicidio dei genitori. Batman riconosce la natura da vigilantes dei combattenti-del-crimine mascherati: «Certo che siamo criminali, siamo sempre stati criminali. Dobbiamo essere criminali». Batman infrange la legge: qualcuno lo vede come un reazionario pericoloso e potenzialmente fascista, qualcuno come il vero campione della giustizia.
Il Superman di Miller, invece, diventa un agente governativo che comprende il risentimento che almeno parzialmente alimenta il movimento contro i supereroi: «Il resto di noi ha riconosciuto il pericolo dell’infinita invidia di quelli non benedetti… Non dobbiamo ricordare loro che i giganti camminano sulla Terra». L’interpretazione di Batman suona così: «Tu hai sempre detto di sì a chiunque con un distintivo o una bandiera… Tu ci hai svenduti, Clark. Tu hai dato loro il potere che avrebbe dovuto essere nostro. Proprio come i tuoi genitori ti avevano insegnato. I miei genitori mi hanno insegnato una lezione differente. Giacendo su quella strada, morendo senza una ragione, mi hanno mostrato che il mondo ha un senso solo quando lo forzi». Per Batman, la presenza di un distintivo o di una bandiera non è né necessaria né sufficiente per la giustizia.

(da Aeon J. Skoble, Superhero revisionism in Watchmen and The Dark Knight Returns, in Superheroes and philosophy)


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