Anche per me sono finiti gli esami di Stato di quest'anno. E ripenso a quelli di due anni fa, i miei primi come insegnante, dall'altra parte della cattedra. Come mi avevano ricordato i miei studenti del quinto di quell'anno «un maestro dovrebbe sempre essere all'altezza degli ideali del proprio allievo» (Naruto, vol. 42, cap. 382), come afferma Jiraya poco prima di morire.
Non potevo che rispondere con Nietzsche.
«L'educatore - non già l'insegnante di liceo e i dotti dell'università... C'è bisogno di educatori che siano essi stessi educati, spiriti superiori, aristocratici, comprovati a ogni istante, comprovati dalla parola e dal silenzio, culture divenute mature, dolci - non dei tangheri addottrinati che il liceo e l'università offrono oggi alla gioventù come fossero "balie di grado superiore"» (Crepuscolo degli idoli).
Qualsiasi cosa scegliate di fare, imparate a farla col martello, o, se preferite, con una katana.
«L'educatore - non già l'insegnante di liceo e i dotti dell'università... C'è bisogno di educatori che siano essi stessi educati, spiriti superiori, aristocratici, comprovati a ogni istante, comprovati dalla parola e dal silenzio, culture divenute mature, dolci - non dei tangheri addottrinati che il liceo e l'università offrono oggi alla gioventù come fossero "balie di grado superiore"» (Crepuscolo degli idoli).
Qualsiasi cosa scegliate di fare, imparate a farla col martello, o, se preferite, con una katana.
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