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giovedì 2 gennaio 2014

fortuna o occasione

Dopo il ciclo The Prince (Il Principe), con tanto di espliciti riferimenti e citazioni all'opera e al pensiero di Niccolò Machiavelli, per Daken - l'Oscuro Vendicatore nonché figlio del mutante e X-Men Wolverine - è l'ora della saga Godlike (su Dark Wolverine #82-84), in cui fanno la loro comparsa le Parche/Norne/Fato, che il disegnatore Giuseppe Camuncoli realizza graficamente attraverso un esplicita citazione e ri-creazione dell'opera pittorica di Klimt.
Anche in questo caso, inoltre, sembra esserci un implicito rimando alla filosofia di Machiavelli e all'immagine dell'uomo moderno che traspare nel suo trattato politico, un uomo che si fa artefice del proprio destino, della propria stessa fortuna, non più ruota che gira e assegna una sorte ma occasione da acciuffare con costanza e virtù.

"Non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo potrebbero iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta piú creduta ne’ nostri tempi per la variazione grande delle cose che si son viste e veggonsi ogni dí fuora di ogni umana coniettura. A che pensando, io qualche volta mi sono in qualche parte inclinato nella opinione loro. 
Nondimeno, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà o presso a noi. E assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che quando s’adirano allagano e piani ruinano gli alberi e gli edifizii lievano da questa parte, terreno pongono da quell’altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro senza potervi in alcuna parte obstare. E benché sieno cosí fatti, non resta però che li uomini quando sono tempi quieti non vi potessino fare provvedimenti e con ripari e argini, in modo che crescendo, poi, o egli andrebbano per uno canale o l’impeto loro non sarebbe né sí licenzioso né sí dannoso. 
Similmente interviene della fortuna: la quale dimostra la sua potenzia dove non è ordinata virtú a resisterle e quivi volta e sua impeti dove la sa che non sono fatti li argini e li ripari a tenerla". 

 






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