Dopo il ciclo The Prince (Il Principe), con tanto di espliciti riferimenti e citazioni all'opera e al pensiero di Niccolò Machiavelli, per Daken - l'Oscuro Vendicatore nonché figlio del mutante e X-Men Wolverine - è l'ora della saga Godlike (su Dark Wolverine #82-84), in cui fanno la loro comparsa le Parche/Norne/Fato, che il disegnatore Giuseppe Camuncoli realizza graficamente attraverso un esplicita citazione e ri-creazione dell'opera pittorica di Klimt.
Anche in questo caso, inoltre, sembra esserci un implicito rimando alla filosofia di Machiavelli e all'immagine dell'uomo moderno che traspare nel suo trattato politico, un uomo che si fa artefice del proprio destino, della propria stessa fortuna, non piĂą ruota che gira e assegna una sorte ma occasione da acciuffare con costanza e virtĂą.
"Non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo potrebbero iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta piĂş creduta ne’ nostri tempi per la variazione grande delle cose che si son viste e veggonsi ogni dĂ fuora di ogni umana coniettura. A che pensando, io qualche volta mi sono in qualche parte inclinato nella opinione loro.
Nondimeno, perchĂ© il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metĂ delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metĂ o presso a noi. E assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che quando s’adirano allagano e piani ruinano gli alberi e gli edifizii lievano da questa parte, terreno pongono da quell’altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro senza potervi in alcuna parte obstare. E benchĂ© sieno cosĂ fatti, non resta però che li uomini quando sono tempi quieti non vi potessino fare provvedimenti e con ripari e argini, in modo che crescendo, poi, o egli andrebbano per uno canale o l’impeto loro non sarebbe nĂ© sĂ licenzioso nĂ© sĂ dannoso.
Similmente interviene della fortuna: la quale dimostra la sua potenzia dove non è ordinata virtú a resisterle e quivi volta e sua impeti dove la sa che non sono fatti li argini e li ripari a tenerla".
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