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giovedì 25 agosto 2011

ora che sappiamo chi sei tu, so chi sono io

David Dunn (interpretato dal duro a morire Bruce Willis), agente della sicurezza allo stadio di Filadelfia e uomo infelice, è l'unico sopravvissuto di un disastro ferroviario (125 morti). Elijah Price (Samuel L. Jackson), collezionista di fumetti e affetto da una rara malattia alle ossa che lo rende "fragile", si convince che Dunn sia una sorta di eroe indistruttibile.
Il regista M.Night Shyamalan torna nel 2000
dopo il successo de Il sesto senso (1999) con un altro thriller, Unbreakable, inquietante, visionario e della forte ambizione filosofica.
Quali sono i possibili impliciti filosofici che sostengono la trama del film? Forse basta ascoltare/leggere le parole conclusive dell'uomo di vetro Elijah rivolte all'indistruttibile David: «Ora che sappiamo chi sei tu, so chi sono io. Non sono un errore, tutto ha un senso. Nei fumetti lo sai come si fa a sapere chi è il cattivo più temibile? È l'esatto opposto  dell'eroe e molto spesso sono amici, come io e te».
In quel romanzo di formazione della coscienza e ragione umane che è la Fenomenologia dello Spirito, Hegel sostiene che l’autocoscienza non può restare una vuota identità, un’autointuizione formale, non può rimanere chiusa nella singolarità del soggetto: essa ha bisogno di essere riconosciuta, di realizzare la propria libertà e identità mediante un altro essere altrettanto libero ed autocoscienze e capace quindi di darle la certezza di essere tale. Questo non può avvenire attraverso un rapporto puramente comunicativo, teoretico, ma comporta inevitabilmente una dimensione pratica di sfida e di lotta, il cui esito è l’instaurarsi del rapporto servo-padrone: un’autocoscienza è pronta a rinunciare alla vita pur di essere riconosciuta indipendente, l’altra ad accettare di essere dipendente pur di non perdere la vita.
Solo sapendo chi è l'altro da sé si può arrivare a sapere chi si è, solo nel concreto rapporto con il diverso, l'opposto, si può costruire la propria autocoscienza. Come è per il servo e il padrone, così solo incontrando un uomo indistruttibile il fragile Elijah sa chi è, sa che non è un errore, sa di essere l'uomo di vetro; e viceversa, solo dopo l'incontro con il suo opposto, David inizia a capire di essere un uomo che non si ammala mai, che non si può "rompere".

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