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mercoledì 16 novembre 2011

miracolo della rosa

More about Miracolo della rosaLa scrittura di Jean Genet rinuncia volontariamente ed esplicitamente alla precisione a vantaggio del canto, della poesia; ma non si può definire il risultato di ciò inverosimile, perché tutto ciò che è scritto nel testo è esistito esattamente come è narrato, nella mente di chi racconta. Genet crea le sue storie immaginarie, meravigliose, ebbre, che non sono meno reali della squallida nuda vita della prigione, realizza un regno segreto fatto di sortilegi e incantesimi, un giardino incantato in cui si compie il miracolo della rosa, virtualità che aggiungono valore e arricchiscono il cosiddetto reale. Il tutto narrato come in una continua, eterea divagazione, come un sogno.

Sentivo, in ogni mia fibra, che il miracolo era in corso. E il fervore della nostra ammirazione, insieme al carico di santità gravante sulla catena che gli serrava i polsi - i capelli avevano avuto il tempo di ricrescergli e i riccioli gli si ingarbugliavano sulla fronte con la sapiente crudeltà dei tortiglioni che compongono la corona di spine - fecero sì che, davanti ai nostri occhi appena sorpresi, la catena si trasformasse in una ghirlanda di rose bianche.

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