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venerdì 11 luglio 2025

claremont run

Tra gli impegni di fine anno scolastico e gli Esami di Stato - conclusi venerdì scorso -, giugno mi ha visto incapace di pubblicare post, neanche un rapido resoconto finale delle letture del mese. A fine luglio pubblicherò quindi un post con le letture di questi ultimi due mesi. Intanto provo a fare qualche altro post, a partire da questo che è relativo al saggio The Claremont Run. Subverting Gender in the X-Men, scritto da J. Andrew Deman.

Avendo scritto Uncanny X-Men dal 1975 al 1991 (dal numero 97 al numero 278), Chris Claremont vanta una posizione preminente e un'influenza sulla cultura popolare - essendo durante la sua gestione quello degli X-Men il fumetto più venduto - uniche. Uno dei grandi punti di forza della scrittura di Claremont è stata l'ampia cosmologia di personaggi maschili e femminili che è stato capace di presentare, e i vari modi in cui marcatori identitari quali etnia, nazionalità, religione, età, classe e sessualità si sono intrecciati tra di loro e con le prestazioni di genere di ogni personaggio. In questo modo la lunga gestione dell'autore ha saputo rappresentare una forte messa in discussione della fissità di ruoli di genere che il mondo del fumetto ancora rappresentava.

La prima parte del saggio è dedicata all'analisi e all'esplorazione di alcuni dei personaggi femminili principali della gestione di Claremont. Jean Grey/Fenice rappresenta il fondamentale ritratto dell'agency femminile, cioè della capacità femminile di agire, prendere decisioni e avere un impatto sul proprio ambiente e sulla propria vita, della capacità di essere un agente causale, di fare accadere le cose attraverso le proprie azioni. Ororo Munroe/Tempesta è stata la prima leader di un gruppo supereroistico donna e la prima leader di colore, nonché portatrice di comportamenti di genere non normativi, garantendo così una particolare enfasi su un femminismo intersezionale. E, nella seconda generazione di personaggi femminili, abbiamo Betsy Braddock/Psylocke, che dialoga con il concetto lacaniano di mascherata femminile esprimendo la propria in senso ironico, e Alison Blaire/Dazzler, che permette di esplorare le forme tossiche della mascolinità.

La seconda parte, invece, indaga gli altrettanto interessanti personaggi maschili. Scott Summers/Ciclope impersona l'ansia culturale del cambiamento del paradigma patriarcale come risposta diretta alla seconda ondata del femminismo, ma dal sentirsi minacciato riesce poi progressivamente a distanziarsi dall'egemonia maschile di cui era emblema. Logan/Wolverine, da una parte connesso a archetipi maschili della cultura popolare quali il cowboy e il samurai, si dimostra capace di minare quella stessa mascolinità di cui sembra essere fatto. Infine, Kurt Wagner/Nightcrawler e Alex Summer/Havok sono personaggi piuttosto refrattari rispetto alla rappresentazione della mascolinità, minando la connessione tra il ruolo del supereroe e tale ideale.

mercoledì 31 maggio 2017

letture di maggio

Molto bello il romanzo di Salman Rushdie L'incantatrice di Firenze, in cui tra storia e favola si legano i destini dell'Occidente - la Firenze rinascimentale - e dell'Oriente - le splendide corti dell'Asia -, tra individui che non si contentano di essere ma sono intenti a diventare, donne immaginarie fatte reali dalla forza dell'immaginazione di chi le ama, artisti capaci di sfuggire alla realtà nelle loro opere, assedi alla bella città di Prato, uomini con la spada che quando incontrano uomini con il fucile sono uomini morti perché nell'era dell'archibugio non c'è più posto per il cavaliere in armatura. 

Opere prime sia per un autore che leggo con piacere ormai da anni, Murakami Haruki, con la recente riproposizione in un unico volume - Vento & Flipper - dei suoi due primi romanzi Ascolta la canzone del vento e Flipper, 1973 - accompagnati dal racconto illustrato Gli assalti alle panetterie -, sia per un autore di recentissima scoperta, Michael Chabon, con I misteri di Pittsburgh, romanzo di iniziazione alla vita adulta in cui, come spesso avviene, è il caldo dell'estate a sciogliere vecchi legami e presunte certezze, a fondere orizzonti e identità, a trasformare e far sperimentare nuove forze e forme, nuovi incontri, desideri e concatenamenti.

Piccoli e interessanti saggi: quello di Carlo M. Cipolla Vele e cannoni, che mostra i presupposti tecnici alla base dell'aggressiva espansione europea per mare nell'età moderna; la filosofia di un non-colore tracciata da Alain Badiou ne Lo splendore del nero; le Aporie sul morire, sui limiti e sui passaggi di Jacques Derrida; il percorso di apprendistato in filosofia di Gilles Deleuze ricostruito da Michael Hardt.

Graphic novel di Mark Millar, Superior, e di Kathryn Immonen, Ti prego, rispondi, e le gialle tavole non esaltanti de Le cose così di Mattia Labadessa.

lunedì 31 ottobre 2016

letture di ottobre

Ogni tanto ritorno a Dave Eggers, questa volta con il bel Conoscerete la nostra velocità, struggente e ironico, geniale e irriverente. Un po' piatto ed eccessivamente cronachistico il romanzo su Alessandro Magno di Klaus Mann.
Arriva al 6° volume e continua a essere appassionante e graficamente esaltante la Saga fumettistica di Brian K. Vaughan, di cui - letto in prospettiva cinematografica - ho molto gradito anche l'avventura del Dottor Strange Il giuramento.
Per la saggistica, interessanti alcuni contributi della fenomenologia curata da Matteo Pellone di un mito (post)moderno quale James Bond, così come il saggio di Giuseppe Panella sulla scrittura di Curzio Malaparte L'estetica dello choc. Sempre piacevoli e ricchi anche i brevi saggi di Alain Badiou, come quest'ultimo appello alla corruzione della gioventù e invita a La vera vita.
Continuando le letture nietzschiane, il bel confronto tra Nietzsche e Foucault sui temi della corporeità e del potere svolto da Stefano Berni nell'ottica di una critica radicale della modernità, la biografia intellettuale di Friedrich Nietzsche scritta da Lou Andreas-Salomé, il noioso Atlante della sua vita e del suo pensiero curato da Giorgio Penzo, il mal scritto - come tutti i libri di Salvatore Natoli, secondo me e al di là dell'interesse dell'argomento - Nietzsche e il teatro della filosofia, il percorso su Il nichilismo di Franco Volpi.

giovedì 30 giugno 2016

letture di giugno

In preparazione del prossimo mese, che da un po' di anni è quello del festival del contemporaneo PopSophia - dove la filosofia indaga il pop e il pop racconta la filosofia -, un po' di letture in cui filosofia e cultura popolare si ibridano, si affrontano e si scoprono. Ovviamente si inizia dal tema di quest'anno del festival, Il Ritorno della Forza, con Star Wars and Philosophy: libertà e predestinazione nella famiglia Skywalker, stoicismo e filosofie orientali nel culto Jedi, ambiguità morali, il problema del male e della sua giustificazione, l'etica della guerra, la questione della tecnica, i dilemmi dell'intelligenza artificiale, la dialettica hegeliana, interrogativi politici su tirannide, democrazia e repubblica.
Due letture per Sherlock Holmes - tema anche dei buoni apocrifi di Luca Martinelli Il palio di Sherlock Holmes e Sherlock Holmes e la morte del cardinale Tosca - con il mediocre The Philosophy of Sherlock Holmes e con il migliore Sherlock Holmes and Philosophy: Holmes come lo spinoziano uomo saggio capace di non essere affetto dalle passioni che rendono schiavi - modello che pone le basi per eroi moderni come Dr. House, Bones, Spock -, le regole del ragionamento logico deduttivo, induttivo e abduttivo, uno studio sull'amicizia, il tema della noia, i rapporti con la fortuna, l'azione, l'immaginazione, l'inganno e la menzogna.
Ancora filosofia e letteratura con il bel Stephen King and Philosophy: Dio e il male, la costruzione dell'identità femminile in un confronto tra Carrie e Simon de Beauvoir, la sfida tra transumanismo e bioconservatorismo, Roland della serie La Torre Nera e il nicciano eterno ritorno - ma anche l'etica utilitaristica -, l'analisi aristotelica dell'amicizia e i racconti di Stagioni diverse, l'Overlock Hotel di Shining come foucaultiana eterotopia, utopia e distopia in L'uomo che corre e La lunga marcia, il genere horror e la compassione schopenhaueriana, viaggi nel tempo e preveggenza. 
Passando ai fumetti, Batman Unauthorized: il realismo e il grottesco, sovversione e conservatorismo, l'essenza del Joker, la figura paterna di Ra's al Ghul, la (im)possibilità di un ritiro per Bruce Wayne, la follia di Arkham.

In Deadpool Killustrated il mercenario chiacchierone dei fumetti Marvel, consapevole di essere solo un personaggio dei comics e di vivere in una dimensione perciò fittizia, e vista l'impossibilità di liberarsi e di liberare gli altri da tale realtà di finzione perché gli autori continuano a riscriverli, decide di andare alla fonte del problema, a quella realtà prima e ideale da cui il suo mondo finto deriva, cioè la letteratura classica e si mette a ucciderne tutti i protagonisti (Moby Dick, Don Chisciotte, Dracula, etc.) cosicché il mondo dei fumetti non possa più essere riscritto perché ne è venuto a mancare il modello, l'archetipo, l'idea. Deadpool uccide i classici per porre fine a quel mondo falso, di favola, di finzione, che sa essere la sua realtà. Più che un fumetto un saggio filosofico.

Da aggiungere: il non splendido ma lunghissimo romanzo di Yehoshua Kenaz Non temere e non sperare, sul servizio militare nello Stato di Israele; il thriller Un finale perfetto del sempre affidabile John Katzenbachfinito il seminario a scuola sulle Meditazioni metafisiche di Cartesio; molto interessante e ricco di spunti, suggestioni e temi da approfondire il saggio di David Graeber sul perché ci perseguita e insieme ci rende felici la Burocrazia; i saggi di Gianni Vattimo raccolti in Le avventure della differenzaquelli di Carlo Sini su semiotica e filosofia di Eracle al bivio, quelli di Claudio Magris sul "grande stile" nella letteratura moderna in L'anello di Clarisse.

Inizia, infine, un periodo di letture su Nietzsche con la biografia di un'apolide dell'esistenza scritta da Massimo Fini, l'introduzione di Gianni Vattimo e uno dei primi saggi critici sul filosofo, Il culto di Nietzsche di Ferdinand Tönnies.

lunedì 29 febbraio 2016

letture di febbraio

La nuova avventura del duo Hap e Leonard scritta da Joe R. LansdaleHonky Tonk Samurai, vede i due improbabili detective metter su una sgangherata squadra - dei "samurai" pronti a andare fino in fondo, a rischiare la vita, ma desiderosi di salvare la pelle - per risolvere un caso la cui verità, alla fine, forse si sarebbe preferito non conoscerla. 

Lettura seriale anche per Fabio Geda che, insieme a Marco Magnone, dà inizio alla saga adolescenziale Berlin con il primo volume, I fuochi di Tegel.

Il ritratto di Descartes realizzato da Steven Nadler con il suo Il filosofo, il sacerdote e il pittore è piuttosto inconsistente e superficiale dal punto di vista filosofico e, insieme, molto poco attraente dal punto di vista letterario e narrativo: una piatta e ridotta biografia concentrata sull'incontro tra il filosofo francese residente nell'Olanda del secolo d'oro e il sacerdote cattolico Bloemaert, e sul probabile ritratto del suo amico che quest'ultimo avrebbe fatto realizzare al famoso Frans Hals, in un'epoca e in un luogo agitato da una febbre ritrattistica, prima della partenza del filosofo per la Svezia, in modo da averne sempre un caro ricordo. Così Nadler ricostruisce la genesi della più nota opera pittorica che ritrae Descartes. E il libro è tutto qui. Deludente.
Lettura derivata dal seminario sulle cartesiane Meditazioni metafisiche che sto tenendo a scuola, e da cui derivano anche le letture dirette dei testi del filosofo francese: Discorso sul metodo e i due trattati Il Mondo. L'uomo. Per questo e per gli altri seminari, la Guida alla lettura delle Meditazioni metafisiche di Descartes di Emanuela Scribano, la Guida alla lettura della Metafisica di Aristotele di Giovanni Reale e la Guida alla lettura della Nascita della tragedia di Nietzsche di Gherardo Ugolini.

Sempre in ambito filosofico, le piacevoli Lettere persiane di Montesquieu, il breve intervento di Jacques Derrida sui temi di Incondizionalità e sovranità e quello su sovranità e crudeltà in Stati d'animo della psicanalisi di cui ho già scritto, come ho già scritto anche del libricino popfilosofico di Monia Andreani su Peppa Pig e la filosofia.

Molto gradevoli, soprattutto per gli splendidi disegni di Philippe-Henri Turin, i due volumetti per bambini scritti da Alex Cousseau e con protagonista Carlo, piccolo drago poeta dalle ali e zampe troppo grandi che lo fanno essere impacciato a terra e perciò deriso dai suoi simili ma in grado di oscurare il sole mentre vola, alle prese prima con la scuola di draghi e poi con il ciclope Polifemo

Dal mondo dei fumetti, oltre all'omaggio di Hugo Pratt all'ultimo volo di Saint-Exupéry, continuano i primi cicli narrativi delle nuove testate della Marvel: buoni i debutti del Dottor Strange, scritto da Jason Aaron e disegnato da Chris Bachalo, sulla Via della stranezza e del primo volume del nuovo Capitan America, Sam Wilson, di Nick Spencer, mentre pessimi i New Avengers di Al Ewing dove Tutto è nuovo ma il team non ha la minima attrattiva e le storie non appassionano.
Inoltre, bella l'avventura di Batman e Joker in Europa scritta da Brian Azzarello e disegnata da Matteo Casali e che vede i due percorrere le strade di alcune capitali del vecchio continente - Berlino, Praga, Parigi, Roma - per scoprire di essere intimamente legati ed essenzialmente necessari l'uno all'altro, reciprocamente e insieme veleno e medicina l'un per l'altro.

domenica 31 gennaio 2016

letture di gennaio

Visto il trasferimento toscano torno a Vasco Pratolini con il suo Cronache di poveri amanti: epica umile e pettegolezzi di quartiere, violenza fascista e lavoro manuale, amore e maturità, povertà e festa, gioia e lotta. 

Su suggerimento di Dreca ho letto il primo testo di una trilogia dell'autore marocchino Tahar Ben Jelloun, Creatura di sabbia. Il tema dell'identità e del genere incarnato in una creatura incostante e mutevole come la sabbia: Ahmed o Zahra, un uomo dal seno femminile o una donna con la barba mal rasata, l'illusione e la violenza che giustifica e privilegia qualsiasi cosa o una menomazione naturale della quale tutti si fanno una ragione, un destino forgiato da una volontà altrui o l'avventura del proprio corpo. Una vita come pelle screpolata a forza di subire mute e di farsi maschere su maschere. 

Con I lauri senza fronde Edouard Dujardin ci immerge nel flusso di coscienza di un giovane studente parigino invaghito di un'attricetta che ne spreme le ristrette finanze: il monologo interiore - prima di Joyce - di una serata di passeggiate, incontri, memorie, progetti, speranze, delusioni. 

Un po' di classici della filosofia e di saggistica: ritorno a Giorgio Colli, a lungo frequentato ai tempi dell'università, con il postumo Apollineo e dionisiacoIndizi sul corpo di Jean-Luc Nancy - che mi ha portato anche a Aristotele con L'anima -, Avances di Jacques Derrida, autore sul quale ho letto anche il non riuscito tentativo di Francesco Garritano di mettere in luce il progetto pedagogico del postmoderno a partire da La formazione come questione in Jacques Derrida.

Qualcosa sull'esistenzialismo, in vista di un corso di approfondimento per potenziare l'offerta formativa scolastica: Esistenzialismo e filosofia contemporanea di Pietro Prini, Esistenzialismo di Eugenio De Caro, L'esistenzialismo di Paul Foulquié, L'esistenzialismo di Guido De Reggiero.

Altra saggistica, molto deludente, il Lacan zen di Leonardo Vittorio Arena e I sei nomi della bellezza con cui Crispin Sartwell traduce in mera chiacchiera il suo tentativo di analizzare le diverse esperienze estetiche nel mondo.

Dall'evento destinato a stravolgere l'universo fumettistico della Marvel, Secret Wars, il volume che raccoglie le vicende fantasy scritte da Jason Aaron e soprattutto magnificamente illustrate da Mike Del Mundo: Weirdworld
E di questo tutto nuovo e differente universo supereroico che emerge, si concludono i primi archi narrativi delle nuove testate: il Reboot dell'invincibile Iron Man scritto da Brian Michael Bendis è divertente e ironico, ricco di azione ed eccessivo, sfacciato e anche gradasso, e soprattutto graficamente esaltante grazie ai disegni di David Marquez; gli straordinari X-Men scritti da Jeff Lemire - con Tempesta come leader e il gradito ritorno del vecchio Logan - si presentano come un gruppo in grado di prendere a calci quanti si oppongono al loro progetto di costruire un Paradiso-X per chi da sempre è temuto e odiato dall'umanità; infine, il Deadpool di Gerry Duggan deve imparare a vivere con il suo nuovo status di eroe più grande e popolare del mondo, di avengers e icona massmediatica, non più un mercenario ma un Milionario chiacchierone; non particolarmente brillanti lo Scontro temporale in cui Charles Soule getta gli incredibili Inumani guidati dai reali Freccia Nera e Medusa, né lo stupefacente Ant-Man di Nick Spencer che si ritrova tra le difficoltà di essere insieme un padre e un eroe e i supereroici Team-Up che tutti amano.

Di Cocktailsofia di Giovanni Giaccone ho già scritto, di Gianluca Cuozzo con Utopie e realtà e dei due saggi di Giovanni Macchia sulla letteratura francese - Baudelaire e la poetica della malinconia e Le rovine di Parigi -, invece, a breve.

martedì 1 settembre 2015

marvel's philosophy

Lidi Filosofici organizza MARVEL'S PHILOSOPHY. La meravigliosa filosofia del fumetto.
A Ostia (Roma), presso l'Aula Magna dell'istituto superiore Faraday (via Capo Sperone, 52), il 4 e 5 settembre 2015 si svolge la prima edizione della Summer School organizzata da Lidi Filosofici. Quest'anno il programma dei corsi prevede X-Men, Avengers, altre realtà del mondo del fumetto (Watchmen, The Walking Dead) e percorsi trans-mediali (cinema, serie tv) per affrontare "caldi" temi filosofici: libertà, etica, identità, estetica, tecnica. Perché la filosofia nasce dalla meraviglia (marvel).
L'iniziativa è totalmente gratuita. Vieni a scoprire cosa succede quando Nietzsche incontra Thor.
La scuola di formazione di Lidi Filosofici è aperta a tutti: lo studente interessato alla filosofia e/o al fumetto scoprirà nuove vie di accesso al pensiero e al piacere del testo (filosofico o fumettistico che sia); l'insegnante vi troverà opportunità di aggiornamento, suggestioni, spunti di riflessione didattica; l'appassionato di fumetti potrà avere dell'oggetto della propria passione una "realtà aumentata" dall'indagine filosofica così da godersi maggiormente l'esperienza di lettura.
È possibile la frequenza sia all'intero programma della scuola sia a singoli corsi. La scuola ha durata di due giorni, il 4 e 5 settembre (con orario venerdì 4 dalle 15.00 alle 19.00, e sabato 5 dalle 9.30 alle 19.00) e si svolge presso l'Aula Magna dell'istituto superiore Faraday, via Capo Sperone 52, Ostia (Roma).



martedì 21 luglio 2015

quando nietzsche incontra thor

A OSTIA (ROMA) DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 
MARVEL'S PHILOSOPHY. LA MERAVIGLIOSA FILOSOFIA DEL FUMETTO
- la prima edizione della Summer School di Lidi Filosofici

A Ostia, dal 4 al 6 settembre 2015 si svolge la prima edizione della Summer School organizzata da Lidi Filosofici. Quest'anno il programma dei corsi prevede X-Men, Avengers, ma anche fumetti non supereroistici e manga giapponesi, per affrontare "caldi" temi filosofici: libertà, etica, identità, estetica, tecnica. Perché la filosofia nasce dalla meraviglia (marvel). 
L'iniziativa è totalmente gratuita. Vieni a scoprire cosa succede quando Nietzsche incontra Thor.

La scuola di formazione di Lidi Filosofici è aperta a tutti: lo studente interessato alla filosofia e/o al fumetto scoprirà nuove vie di accesso al pensiero e al piacere del testo (filosofico o fumettistico che sia); l'insegnante vi troverà opportunità di aggiornamento, suggestioni, spunti di riflessione didattica; l'appassionato di fumetti potrà avere dell'oggetto della propria passione una "realtà aumentata" dall'indagine filosofica così da godersi maggiormente l'esperienza di lettura.

È possibile la frequenza sia all'intero programma della scuola sia a singoli corsi.
Le domande di partecipazione  dovranno pervenire entro e non oltre il 24 agosto 2015.
L'iscrizione e la partecipazione sono gratuite.

Per informazioni e iscrizioni:
stefano_petruccioli@yahoo.it
sal.fiaschi@gmail.com


mercoledì 27 maggio 2015

da oggi in libreria

Se il precedente Gli X-Men e la filosofia ha indagato come è essere un mutante, il mutante che dunque siamo, il presente volume intende provare a lasciar raccontare ai fumetti degli X-Men qualcosa riguardo questioni di filosofia etica: un’etica del desiderio, come vuole Lacan, della responsabilità illimitata, come vuole Derrida, un’etica della libertà, della colpa e, soprattutto, un’etica ingrata, di un eroismo senza grazie (thankless heroism) alla portata però di ogni uomo. Un esercizio di filosofia mutante, per contenuto (i comics degli X-Men) e stile (filosofia e pop culture che si indagano e raccontano, insieme). Una filosofia che assume una nuova forma, contaminata, meticcia, ibrida, non fuggendo di fronte alla cultura popolare, ma ricavandone, invece, un modo per spianare una via nel pensiero, per aprire un cammino.

venerdì 22 maggio 2015

x-men - book trailer

Stefano Petruccioli
X-Men. Per un'etica indagata in stile mutante
Mimesis Edizioni

Dal 27 maggio 2015 in libreria


venerdì 15 maggio 2015

axis - bookteaser VI

Nelle edicole e nelle fumetterie italiane arriva questo mese Axis, evento Marvel dell'anno scritto da Rick Remender. Tema del crossover tra il mondo mutante degli X-Men e gli eroi più potenti della terra, gli Avengers, è la sottile linea che divide il bene dal male, l'asse morale dei diversi caratteri etici. Ancora una volta, i racconti supereroistici e le indagini filosofiche si intrecciano e si contaminano.
Perché gli eroi lo fanno? Perché distruggono le proprie vite in una battaglia infinita? Perché pagano un tale ingrato prezzo? Eppure lo fanno, possono e dunque devono, ma anche devono e dunque possono. Questione di desiderio, responsabilità e ingratitudine.
Per questo Axis può fungere da ottimo preludio - o lettura di accompagnamento - all'imminente secondo volume popfilosofico sugli X-Men, che si prefigge proprio di indagare l'etica in stile mutante.

 

giovedì 7 maggio 2015

letture di maggio (I)

Con Annientamento Jeff VanderMeer inizia una trilogia horror-fantascientifica di cui credo proprio porterò avanti la lettura con i prossimi volumi. Buon romanzo, anche se non eccezionale ma con le potenzialità per crescere nel prosegui della saga. Lo stile è quello classico, semplice ma non banale, ben costruito, di una storia del mistero, dell'insaputo e forse inconoscibile, del nascosto, forse rimosso, del segreto che viene alla luce con effetti perturbanti e rivelatori; una storia dell'orrore, disgusto prodotto da una vita brulicante e inumana come solo l'occhio analitico della biologa (di cui leggiamo il diario di bordo relativo alla spedizione nell'Area X) potrebbe cogliere e descrivere; una storia del terrore, un'angoscia insieme antica e proveniente dal futuro.

La breve Lettera a D. che l'intellettuale André Gorz dedica alla moglie e compagna di una vita, Dorine, racconta in tono minuscolo la storia di un amore semplice e vero, scelto quotidianamente e duraturo nel tempo, una storia dolce e delicata, intima e commovente.

Il breve racconto di Elie Wiesel sulla figura leggendaria de Il golem fa dell'immortale creatura d'argilla il difensore dell'immortale odio contro il popolo ebraico, ma mette anche in guardia dall'uso del potere, sulla prudenza e sulla saggezza necessarie a saper anche rinunciarvi... tra eroi consapevoli che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e apprendisti stregoni cauti con le forze evocate per non vedersele rivoltare contro.

Non solo men che mediocre, ma davvero fastidioso il romanzo di Marco Missiroli Atti osceni in luogo privato. L'autore pensa bene, furbescamente, di inserirci un po' di tutto alla ricerca della formula perfetta per il successo commerciale assicurato: la formazione, dall'infanzia alla maturità, del protagonista è narrata intrecciando le eccitazioni cerebrali (che fanno del testo una presunta guida ai libri che è necessario leggere) e, soprattutto, quelle del basso ventre (in maniera insieme esplicita e assai poco trasgressiva e scandalosa, così da essere solo ammiccante e non perturbante), e ci si butta dentro comunismo ma anche cattolicesimo, cattolicesimo ma anche ebraismo, radicalismo ma anche conservatorismo, filosofia ma anche cartomanzia e astrologia, politica ma anche maquillage e fitoterapia, familismo ma anche individualismo, adulterio ma anche fedeltà e perdono, temi sociali (integrazione, suicidio assistito) e politicamente corretto. Così il protagonista è un catto-comunista, piccolo borghese e radical chic, grande seduttore e marito devoto, padre modello e insegnante severo e innovativo amato da tutti i suoi studenti, amico di prostitute, immigrati e disabili. Confeziona il tutto con un involucro (copertina) e un titolo ottimi per far parlare di sé, ed ecco il libro pronto a accontentare chiunque. Non me, affatto.

Il dottor Prottor e la superpolvere per petonauti, di Jo Nesbø, mostra come un ottimo giallista possa essere anche uno scrittore per l'infanzia ironico e brillante.

Per la saggistica, con La città. Utopie e realtà Françoise Choay realizza un interessante percorso tra le diverse correnti pre-urbanistiche e urbanistiche, dal futuristico, tecnofilo e razionalista progressismo al nostalgico, un po' gotico, organicistico culturalismo, dal naturalismo alla critica e messa in discussione dell'urbanistica stessa, dall'utopismo ai realistici piani d'assetto urbani; il tutto con un'ampia, interessante e di altrimenti non semplice reperibilità antologia di testi.

Per fumetti e comics, il quarto volume - Vincitori e vinti - di Orfani, scritto da Roberto Recchioni e pubblicato dalla Sergio Bonelli, si mantiene sui buoni livelli complessivi della serie, sia per storia sia per disegni, e mette in scena il conflitto tra speranza e verità: può una grande bugia essere premessa e garanzia di un futuro di pace e armonia, oppure si ha non solo il diritto a sapere la verità, ma addirittura il dovere e di diffonderla e di ascoltarla?
E la buona prova di Warren Ellis con il vigilante in bianco della Casa delle Meraviglie, Moon Knight, al primo volume - Dalla morte - del rilancio targato Marvel Now: sei storie brevi, semplici, efficaci, intense, che restituiscono un supereroe complesso, lunare, spettrale.

domenica 3 maggio 2015

bookteaser (V)

Desiderio. Responsabilità. Ingratitudine.

X-Men. Per un'etica indagata in stile mutante.


venerdì 24 aprile 2015

bookteaser (IV)

La copertina.


domenica 19 aprile 2015

bookteaser (III)

"Sola. Armata. Alle prese con una sfida impossibile... Crepa d'invidia, Bruce Willis!"

Così scriveva Chris Claremont nel gennaio 1991 su Uncanny X-Men #272: i suoi mutanti sono eroi moderni, comici, gaudenti, nichilisti, sporchi, oscuri ma profondamente etici.

Proprio per questo, nel maggio 2015, gli X-Men affronteranno - con i pensatori Lacan, Derrida e altri incredibili alleati - questioni morali e filosofiche: per un'etica indagata in stile mutante.

Così Psylocke potrà affermare: "Fedele al mio desiderio. Illimitatamente responsabile. Senza alcun ringraziamento... Crepa d'invidia, Immanuel Kant!"


martedì 31 marzo 2015

letture di marzo

Molto meglio del romanzo d'esordio, C.U.B.A.M.S.C., questa seconda prova d'autore di Marco Cubeddu, Pornokiller. L'arte scrittoria è stata meglio celata, il citazionismo postmodernista meglio amalgamato nella narrazione, gli eccessi prima stridenti sono stati limati, i personaggi risultano più credibili pur nella loro eccentricità ed estremizzazione. Una pecca, forse, l'eccessiva brevità.

Rimanendo in tema di trilogie, come il mese scorso: concludo con il libro 3 1Q84 di Murakami e con Il male non dimentica la trilogia del male di Costantini; continuo e concludo la saga di Dashner Maze Hunter con il secondo volume La fuga e il terzo La rivelazione; e inizio e concludo anche quella della Roth con Divergent-Insurgent-Allegiant. Murakami Haruki non è davvero al meglio di sé, ma resta in ogni caso un'ottima lettura. Roberto Costantini conclude ottimamente le vicende del suo commissario Balistreri, intrecciando ancora una volta passato e presente, rivelando inattese verità, mostrando prospettive inedite di eventi già narrati. La seconda parte delle avventure dei "corridori di labirinti" di James Dashner non decolla, è meno avvincente della prima, un mero intermezzo verso il finale (tanto perché si devono scrivere trilogie), e la terza e conclusiva non risolleva le sorti di una saga sfilacciata e incoerente, i cui unici elementi positivi sono le numerose morti e l'ambiguità morale. La saga di Veronica Roth, che potenzialmente poteva interessarmi maggiormente di quella di Dashner per i plausibili risvolti filosofico-politici, ha in maniera eccessiva i toni di un dramma adolescenziale.

Jo Nesbø mi piace sempre di più. La ragazza senza volto conferma la capacità dello scrittore norvegese di raccontare storie complesse e avvincenti, tessere trame rizomatiche e fatte anche di sentieri che si perdono o interrompono e false piste, costruire e far evolvere personaggi, affrontare temi. Harry Hole è un vero eroe, rotto dalle decisioni, un non-criminale per circostanze e sfumature, non un uomo retto per pigrizia ma capace, invece, di indagare la differenza e lo scarto tra giustizia e legge - pagandone le conseguenze in termini di responsabilità, colpa, ingratitudine. Non è solo un autore di thriller.

E ancora letteratura di genere e seriale, con EX² - Patrioti, di Peter Clines, seguito di Supereroi vs. Zombie che si rivela un po' meglio del primo capitolo e che lascia possibilità per eventuali seguiti; con la seconda avventura dell'agente segreto di Ian Fleming, James Bond, alle prese in Vivi e lascia morire con voodoo, tesori pirata, squali, emancipazione negra nel mondo criminale; e con il secondo volume della saga di Tom Ripley, Il sepolto vivo, di Patricia Highsmith.


Ottima la mia personale prima esperienza di lettura con John Steinbeck, che ho voluto cominciare con il titolo di ispirazione sheakespeariana L'ìnverno del nostro scontento. Insieme leggero e riflessivo, ironico e amaro, lo scrittore americano racconta di Ethan Hawley, discendente di gloriosi balenieri e nobili primi pellegrini, ridotto a mero commesso di negozio d'alimentari, e del suo tentativo di trasformare l'inverno dello scontento suo e, forse soprattutto, della propria famiglia nella radiosa estate del successo, del prestigio, dell'onore e, quindi, del denaro: perché non dovrebbe prendersi anche lui la sua parte di bottino, come fanno tutti? Lo spirito della pirateria è ancora vivo nell'impulso dei tempi moderni ad arraffar grana, non importa come; e se i soli a star a sentire i dubbi di coscienza del protagonista sono i barattoli di sottaceti nel negozio in cui lavora, mentre moglie, figli, amici, gli chiedono cosa aspetta a diventar ricco, quali scelte potrà mai fare lo scontento Hawley per garantire ai suoi l'estate che forse meritano?

Saggi filosofici: Hegel, probabilmente di Gianfranco Dalmasso; Contro i diritti umani di Slavoj Žižek; Iron Man and Philosophy, a cura di Mark D. White.

domenica 22 marzo 2015

bookteaser (II)

Correzione bozze del primo impaginato


martedì 17 marzo 2015

bookteaser (I)

Things to come...


sabato 28 febbraio 2015

letture di febbraio

Il più letale cecchino della storia americana, lo sniper Chris Kyle, nella propria autobiografia American Sniper mostra la cifra di un’etica del desiderio, sempre a rischio di scuse per il dovere e di un osceno godimento – visto il divertimento che prova, che gli procura il combattimento, confessa che "magari era solo che stavo cercando una buona scusa per fare a botte", e di certo ne ha avute di opportunità di menar le mani –, di un’etica della responsabilità e della colpa – in occasione dell’uccisione di un compagno: "non m’interessa quello che dicono, io mi sentivo responsabile per quello che era successo" –, di un’etica dell’inadeguatezza – "mi sentivo uno che si arrende, che non aveva fatto abbastanza". Si mostra, insomma, eroe non classico ma moderno, più cattivo dei cattivi (un vero stronzo), riparatore di torti e ingiustizie, vendicatore e punitore (Punisher), pronto all'uso della forza e della violenza.  

Dopo Inseguimento, un altro thriller di ambientazione italiana per Patricia Highsmith, la giallista preferita del filosofo sloveno Slavoj Žižek: Il talento di Mr Ripley. Il protagonista, il talentuoso giovane Tom, è uno psicotico ma non un folle, anzi è razionale e piuttosto civile, angelico perché non integrato nell'ordine simbolico umano e quindi esistente in un universo che precede la legge e il peccato, ma proprio per questo, quale prezzo da pagare, è anche incapace di intensa passione: un mostro freddo etico e immorale, un cinico al quale ci si affeziona durante la lettura, un uomo alla cui spalla si adatta perfettamente il bracciolo di un divano, meglio di quanto potrebbe mai fare il braccio di una persona, di chiunque.

Continua anche la mia lettura della saga del detective Harry Hole, di Jo Nesbø, che con La stella del diavolo mantiene l'ottimo livello raggiunto con il precedente volume, Nemesi: una serie che col tempo migliora invece che scadere non è cosa dappoco. 

Anche James Patterson entra nella lista dei thriller da leggere in questa mia immersione nel genere iniziata nell'ultimo anno. Lo fa, e piuttosto bene, con il primo volume della saga di Alex Cross, Ricorda Maggie Rose.

Nessun delitto nelle storie raccolte da Gilbert K. Chesterton in Il club dei mestieri stravaganti, ma mistero, suspense, intelligenza e tanta ironia grazie ad agenti immobiliari arborei, attaccabottoni professionisti, fornitori di avventure romanzesche, giudici di tribunali morali volontari e, come protagonista, un anti-sherlockiano indagatore-filosofo, Basil Grant, che reputa i fatti, simili a strani animali remoti, solo in grado di oscurare la verità.

Troppe le aspettative, forse, per un romanzo che Ernest Cline, autore del bellissimo Player One, definiva come l'incontro tra The Avengers e The Walking Dead. Ex - Supereroi vs. Zombie di Peter Clines è comunque una piacevole lettura di genere, e il suo sequel lo leggerò senz'altro a breve.

Ripreso in mano dopo oltre tre anni, il libro 2 della trilogia di Murakami Haruki 1Q84.

E, in vena di trilogie, inizio quella di James Dashner Maze Runner con il primo volume, Il labirinto.

La monografia di Valentino Sergi su Frank Miller. Il Cavaliere Oscuro di Hollywood ripercorre l'intera produzione dell'autore statunitense, dalla decostruzione e ridefinizione dell'eroismo nei comics con le sue rivoluzionarie scritture di Devil e Batman, alla sua rivoluzione anche formale nello storytelling e nella composizione grafica del medium fumetto, dalle sue distopie quasi fantascientifiche e la sua produzione fuori dalle due grandi case editrice del fumetto americano (Marvel e DC), alla sua esperienza con il mondo del cinema. Saggio piuttosto compilativo, poco di analisi, approfondimento, interpretazione.

Il classico L'arte della guerra di Sun Tzu.

venerdì 12 dicembre 2014

ancora sul cucirsi un costume

Kamala Khan, adolescente ragazza musulmana degli Stati Uniti, genitori severi e interessi da nerd, si ritrova ora ad avere poteri da mutaforma e decide di farne grandi cose. 
"Ma se davvero voglio farlo... dovrò andarmene in giro per Jersey City sfoggiando i poteri... e mi servirà una cosa. Un costume. Ovviamente. Potete chiamarmi Ms. Marvel". 
Così nel primo arco narrativo della nuova serie Marvel, storia di G Willow Wilson e disegni di Adrian Alphona (Ms. Marvel #4 del luglio 2014, in Italia su Incredibili Avengers #20 del novembre 2014).

Ancora una volta, sul cucirsi un costume.


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