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martedì 24 dicembre 2013

farò la mia felicità

I'll make my own happyness.

(Psylocke, da Uncanny X-Force #15 del dicembre 2013).

Qui disegnata da due autori che hanno segnato i due volumi di Uncanny X-Force di cui è stata protagonista negli ultimi anni: Phil Noto e Adrian Alphona.

 



sabato 15 giugno 2013

né gregge né pastore

Io non sono né il gregge né il pastore. Sono qualcosa d'altro. Interamente.

(Psylocke in Uncanny X-Force 6, storia di Sam Humphries del 2013)


mercoledì 2 gennaio 2013

è un gesto doloroso, questo...


È un gesto doloroso, questo. Da Sempre. Ogni volta che sfodero gli artigli, mi lacero la carne. Ma, dopo qualche milione di snikt, non me ne accorgo quasi più. Sguainare gli artigli mi fa male. Ogni volta. Ma che succederebbe se non lo facessi? Chi si farebbe male?

(Wolverine in Wolverine & the X-Men 10, storia di Jason Aaron del 2012)


domenica 30 dicembre 2012

le tempeste hanno un'infinità di sfumature...

Le tempeste hanno un'infinità di sfumature. Come le persone. Finché rimango fedele a me stessa... non vedo motivo di scusarmi per come appaio agli altri.

(Tempesta in Uncanny X-Men 246, storia di Chris Claremont del 1989)


sabato 29 dicembre 2012

è dura scrivere una tesi di filosofia etica...


È dura scrivere una tesi di filosofia etica e, contemporaneamente, salvare il mondo. Ma voglio provarci.

(Shadowcat in Uncanny X-Men 211, storia di Chris Claremont del 1986)

martedì 11 dicembre 2012

(super)eroismo moderno (5di5)


lunedì 10 dicembre 2012

eroismo del singolo (4di5)


venerdì 7 dicembre 2012

eroismo nichilista (3di5)


mercoledì 5 dicembre 2012

eroismo del godimento (2di5)


lunedì 3 dicembre 2012

eroismo comico (1di5)


lunedì 23 aprile 2012

diplomazia postmoderna


Da Holy Terror di Frank Miller.

sabato 21 aprile 2012

l'urlo


venerdì 13 gennaio 2012

ecologia

Madre Natura ha bisogno di un favore?
Beh, poteva pensarci quando ci affliggeva con siccità, carestie e scimmie infette.
(Mr. Burns)

martedì 10 gennaio 2012

venerando e terribile

A Platone il vecchio Parmenide appariva "venerando e terribile", "tutto bianco di capelli, bello e nobile di aspetto". Col parricidio del filosofo di Elea, Platone giunge a poter ammettere la molteplicità e il divenire.
Il parricidio di Edipo nei confronti di Laio svela il conflittuale comporsi, nell'individualità, di identità ed alterità insieme, la condanna a non poter essere solo uno ma a dover esser molteplice. Insieme a Laio, Edipo uccide anche il "venerabile e terribile" Parmenide.
Così è come io mi immagino e visualizzo il "venerando e terribile" Parmenide.
Il disegno è tratto dall'illustrazione di una carta dei giochi della Rackham, e rappresenta un mago dei grifoni, adepto del fuoco e dell'aria, legato all'inquisizione.

 

lunedì 9 gennaio 2012

#1da woman

Disegnata da Frank Miller ne Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora.

Cantata da Tricky in una canzone in collaborazione con John Frusciante e Flea dei Red Hot Chili Peppers.

So tuck you hair behind you ears,
Your tears and your silly fears
I'll be your teddy bear
you choose the clothes I wear
For you I'll suffer much pain,
sharp glass my brain,
For you I lose, lose my focus
For you I swim, swim in locusts 

sabato 24 dicembre 2011

merry x-mas

martedì 20 dicembre 2011

tutti quanti vogliono essere un gatto



sabato 10 dicembre 2011

dalle stelle...


... alle stalle

venerdì 4 novembre 2011

kant e l'ornitorinco

More about Kant e l'ornitorincoSpesso, di fronte a un fenomeno sconosciuto, si reagisce per approssimazione: si cerca quel ritaglio di contenuto, già presente nella nostra enciclopedia, che bene o male sembra rendere ragione del fatto nuovo. Un esempio lo troviamo in Marco Polo, che a Giava vede dei rinoceronti. Ma si tratta di animali che lui non ha mai visto. Siccome la sua cultura gli metteva a disposizione la nozione di unicorno, come appunto di quadrupede con un corno sul muso, egli designa quegli animali come unicorni.
L’ornitorinco viene scoperto in Australia a fine Settecento. Nel 1798 un naturalista invia al British Museum la pelle impagliata di un animaletto che i coloni australiani usavano chiamare watermole, duck-mole, o duckbilled platypus. L’animale fa pensare subito al becco di un’anatra innestato sulla testa di un quadrupede e ritenuto opera dei diabolici tassidermisti cinesi, abilissimi nell’innestare, per esempio, una coda di pesce in corpi di scimmia per creare dei mostri sirenoidi. Nel 1800 viene descritto come un animale con triplice natura di pesce, di uccello e di quadrupede e nominato paradoxus perché incategorizzabile. Nel 1802 si vede che l’animale viene a galla per respirare e si pensa a un mammifero, ma non ha ghiandole mammarie con capezzoli ed è oviparo come uccelli e rettili. Nel 1803 si crea la categoria dei monotremi: non sono mammiferi perché non hanno ghiandole mammarie (in realtà vengono scoperte nel 1824, ma sono senza capezzoli, hanno dei pori che secernono latte), non sono uccelli perché non hanno ali, non sono rettili perché sono a sangue caldo e non possono essere neppure pesci. Il dibattito continua e solo nel 1884 si stabilisce che i monotremi sono mammiferi e ovipari.
Il primo tentativo di capire quello che si vede è inquadrare l’esperienza in un sistema categoriale precedente. Ma allo stesso tempo le osservazioni mettono in crisi il quadro categoriale, e allora si cerca di riadattare il quadro. Kant dice che i concetti empirici non possono venire definiti una volta per tutte come i concetti matematici, ma ammettono un primo nucleo intorno al quale poi si raggrumeranno (o si ordineranno armoniosamente) le successive definizioni.
Se lo schema dei concetti empirici è un costrutto che cerca di rendere pensabili gli oggetti e se dei concetti empirici  non si può dare sintesi mai compiuta, perché nell’esperienza si possono scoprire sempre nuove note del concetto, allora gli schemi stessi non potranno che essere revisibili, fallibili, destinati a evolversi nel tempo. Se i concetti puri dell’intelletto potevano costituire una sorta di repertorio intemporale, i concetti empirici non possono che diventare storici, o culturali.
Kant non ha detto questo, ma pare difficile non dirlo se si porta alle sue ultime conseguenze la dottrina dello schematismo. Naturalmente a questo punto anche il trascendentalismo subirà la sua rivoluzione copernicana. La garanzia che le nostre ipotesi siano giuste non sarà più cercata nell’a priori dell’intelletto puro bensì nel consenso, storico, progressivo, temporale, della Comunità. Il trascendentale si storicizza, diventa un accumulo di interpretazioni accettate dopo un processo di discussione, selezione, ripudio.

(da Umberto Eco, Kant e l'ornitorinco

Oppure si può dare il caso che, come ho visto su un'immagine postata da un mio ormai ex-studente su facebook, questa paradossale creatura che è l'ornitorinco derivi da una fusione à la Dragonball tra un'anatra e un castoro. O l'esito di un matrimonio inter-specie.




giovedì 3 novembre 2011

übermensch


Nietzsche come übermensch (super/oltre uomo).

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