sabato 26 luglio 2025
due graphic novel di bao
venerdì 11 luglio 2025
claremont run
Tra gli impegni di fine anno scolastico e gli Esami di Stato - conclusi venerdì scorso -, giugno mi ha visto incapace di pubblicare post, neanche un rapido resoconto finale delle letture del mese. A fine luglio pubblicherò quindi un post con le letture di questi ultimi due mesi. Intanto provo a fare qualche altro post, a partire da questo che è relativo al saggio The Claremont Run. Subverting Gender in the X-Men, scritto da J. Andrew Deman.
Avendo scritto Uncanny X-Men dal 1975 al 1991 (dal numero 97 al numero 278), Chris Claremont vanta una posizione preminente e un'influenza sulla cultura popolare - essendo durante la sua gestione quello degli X-Men il fumetto più venduto - uniche. Uno dei grandi punti di forza della scrittura di Claremont è stata l'ampia cosmologia di personaggi maschili e femminili che è stato capace di presentare, e i vari modi in cui marcatori identitari quali etnia, nazionalità, religione, età, classe e sessualità si sono intrecciati tra di loro e con le prestazioni di genere di ogni personaggio. In questo modo la lunga gestione dell'autore ha saputo rappresentare una forte messa in discussione della fissità di ruoli di genere che il mondo del fumetto ancora rappresentava.
La prima parte del saggio è dedicata all'analisi e all'esplorazione di alcuni dei personaggi femminili principali della gestione di Claremont. Jean Grey/Fenice rappresenta il fondamentale ritratto dell'agency femminile, cioè della capacità femminile di agire, prendere decisioni e avere un impatto sul proprio ambiente e sulla propria vita, della capacità di essere un agente causale, di fare accadere le cose attraverso le proprie azioni. Ororo Munroe/Tempesta è stata la prima leader di un gruppo supereroistico donna e la prima leader di colore, nonché portatrice di comportamenti di genere non normativi, garantendo così una particolare enfasi su un femminismo intersezionale. E, nella seconda generazione di personaggi femminili, abbiamo Betsy Braddock/Psylocke, che dialoga con il concetto lacaniano di mascherata femminile esprimendo la propria in senso ironico, e Alison Blaire/Dazzler, che permette di esplorare le forme tossiche della mascolinità.
La seconda parte, invece, indaga gli altrettanto interessanti personaggi maschili. Scott Summers/Ciclope impersona l'ansia culturale del cambiamento del paradigma patriarcale come risposta diretta alla seconda ondata del femminismo, ma dal sentirsi minacciato riesce poi progressivamente a distanziarsi dall'egemonia maschile di cui era emblema. Logan/Wolverine, da una parte connesso a archetipi maschili della cultura popolare quali il cowboy e il samurai, si dimostra capace di minare quella stessa mascolinità di cui sembra essere fatto. Infine, Kurt Wagner/Nightcrawler e Alex Summer/Havok sono personaggi piuttosto refrattari rispetto alla rappresentazione della mascolinità, minando la connessione tra il ruolo del supereroe e tale ideale.
mercoledì 31 maggio 2017
letture di maggio
domenica 30 aprile 2017
teoria del kamikaze (e letture di aprile)
Tutt'altro che nichilista, il kamikaze è, al contrario, il cavaliere del reale e del suo accadimento effettivo in un'epoca - quella della riproducibilità tecnica - in cui il reale non si offre sotto la forma del fatto ma sotto quella dell'immagine, in cui il reale appartiene alla sfera dell'apparenza e non a quella della realtà. Il kamikaze intende fare immagine, saturare lo spazio delle immagini con un flash accecante e trionfare nella gara per la visibilità. Il kamikaze è un flash che rende visibile come la visibilità sia il luogo stesso dell'ordine del reale.
domenica 2 aprile 2017
letture di marzo

lunedì 31 ottobre 2016
letture di ottobre
venerdì 30 settembre 2016
letture di settembre
giovedì 30 giugno 2016
letture di giugno
martedì 31 maggio 2016
letture di maggio
martedì 24 maggio 2016
critica dei morti viventi
sabato 30 aprile 2016
letture di aprile
giovedì 31 marzo 2016
letture di marzo
I quattro racconti di Wu Ming che compongono L'invisibile ovunque raccontano, con stili di scrittura diversi, quattro diversi modi di sfuggire alla guerra, alla Grande guerra: da ardito che le corre incontro, da finto folle col rischio di rimanere vittima della propria finzione, da artista surrealista, da maestro del camouflage mimetico.
Letture rapide, e assai poco significative, per la storia di un serial killer malato di Alzheimer narrata dal coreano Kim Young-Ha in Memorie di un assassino, e per i micro racconti raccolti in La vendetta di Agota Kristof.
Finito il romanzo di Charles Dickens La piccola Dorrit.
Molto belli il viaggi raccontati e disegnati da Igort nell'impero dei segni nei suoi Quaderni giapponesi e tra le memorie dai tempi dell'URSS nei suoi Quaderni ucraini. Dopo Golem, un altro graphic novel di LRNZ, Astrogamma, sempre con una grande capacità grafica, superiore a quella di scrittura della storia. Non particolarmente originale ma comunque gradevoli nella loro classicità le storie di samurai scritte da Roberto Recchioni e ben disegnate da Andrea Accardi in Chanbara. Ispirato all'omonimo racconto di Edgar Allan Poe, La maschera della Morte Rossa, graphic novel che ai temi della vanitas umana e dell'ineluttabilità della morte unisce quello sui vizi e peccati capitali e una storia di vendetta, è invece banalmente scritto da Marco Rocchi e non brillantemente illustrato da Giuseppe Dell'Olio.
Altri primi cicli narrativi dell'universo Marvel che arrivano a conclusione sono i superiori e più minacciosi - adatti a più minacciose minacce - oltre che incredibili X-Men guidati da Magneto e scritti da Cullen Bunn, l'ottima possente Thor - nelle cui vene scorre il tuono - scritta da Jason Aaron, il nuovamente in nero Daredevil di Charles Soule, i migliorabili nuovissimi e completamente differenti Avengers di Mark Waid, la nuova Wolverine e le sue cloni/sorelle di Tom Taylor, la quanto meno originale squadra di mostri gestita dallo SHIELD e allestita in Howling Commandos da Al Ewing, autore anche dei cosmici Ultimates impegnati a cominciare con l'impossibile, l'eccezionale Hulk di Greg Pak, gli Illuminati di Joshua Williamson con la loro vita criminale, gli incredibili Avengers pessimamente assemblati da Gerry Duggan in una nuova squadra unione, i nuovi X-Men originali, adolescenti e venuti dal passato cui Dennis Hopeless fa affrontare i fantasmi di Ciclope ma di cui si poteva francamente fare a meno, come si potevano evitare i nuovi Inumani impegnati da James Asmus in una reazione globale al loro proliferare.
lunedì 29 febbraio 2016
letture di febbraio
domenica 31 gennaio 2016
letture di gennaio
Con I lauri senza fronde Edouard Dujardin ci immerge nel flusso di coscienza di un giovane studente parigino invaghito di un'attricetta che ne spreme le ristrette finanze: il monologo interiore - prima di Joyce - di una serata di passeggiate, incontri, memorie, progetti, speranze, delusioni.
Di Cocktailsofia di Giovanni Giaccone ho già scritto, di Gianluca Cuozzo con Utopie e realtà e dei due saggi di Giovanni Macchia sulla letteratura francese - Baudelaire e la poetica della malinconia e Le rovine di Parigi -, invece, a breve.
venerdì 1 gennaio 2016
le classifiche del 2015
- Carlo Fruttero, Franco Lucentini, Charles Dickens - La verità sul caso D.
- Murakami Haruki - Nel segno della pecora
- Jo Nesbø - Nemesi-La stella del diavolo-La ragazza senza volto
- Jonathan Lethem - Chronic City
- Vladimir Nabokov - Lolita
- John Steinbeck - L'inverno del nostro scontento
- Vasco Pratolini - Un eroe del nostro tempo
- Anthony Horowitz - La casa della seta
- Robert Galbraith/J.K. Rowling - Il richiamo del cuculo
- Arthur Koestler - Buio a mezzogiorno
- Jacques Derrida - La carte postale
- Alain Badiou - Metafisica della felicità reale
- Donatella Di Cesare - Heidegger e gli ebrei
- Brian K. Vaughan - Saga
- Rick Remender - Deadly Class
- ZeroCalcare - L'elenco telefonico degli accolli
- Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato
- Jeff VanderMeer - Trilogia dell'Area X
- Gustavo Zagrebelsky - Liberi servi
martedì 29 dicembre 2015
letture di dicembre (I)
lunedì 30 novembre 2015
letture di novembre
Con le due migliori storie del volume concludo I Maigret 1 di Georges Simenon: L'impiccato di Saint-Pholien e Una testa in gioco.
sabato 31 ottobre 2015
letture di ottobre
Prima esperienza non esaltante con il giallista italiano Massimo Carlotto, il cui Arrivederci amore, ciao non mi sembra affatto un'immersione nel cuore nero e nella società patinata ma un thriller superficiale e poco emozionante.
Continua con altri quattro volumi la nuova edizioni delle tavole di Calvin & Hobbes di Bill Watterson: La vendetta del baby-sitterato, Il progresso tecnologico fa "boink", La vita che stress, Tigrotto psicotico con istinto omicida.